Ascolta il tuo naso

da | Mag 27, 2010 | Filosofando

Ascolta il tuo naso 

Trovare l’uomo giusto per alcune donne sembra un’impresa molto difficile, magari lo incontrano ma non lo sanno scoprire. Perché? Tante sono le cause e non sempre di facile individuazione, allo stesso tempo sono numerose le possibilità per comprendere e valutare i messaggi non verbali che spesso vengono sottovalutati: una di queste opportunità è l’olfatto, considerato come un importante mezzo di comunicazione che ci mette in contatto con il mondo. Ci sono aromi che ci attraggono positivamente come quello del pane appena sfornato e il profumo di certi fiori, fino giungere alla fragranza che ci spruzziamo prima di uscire di casa. Ci sono odori che ci mettono in allarme come quello di bruciato perché questo odore è in grado di attivare le paure più ataviche, come quella del fuoco. Un odore possiede anche la capacità di renderci allegri o tristi a seconda dell’evento a cui lo associamo: se ci conduce con la mente nel passato può ad esempio ispirarci nostalgia. L’olfatto è un organo di senso capace di captare i messaggi non verbali della comunicazione, quei segnali silenziosi che corrono tra noi e l’interlocutore: gli odori che appartengono agli altri sono un mezzo utile per conoscerli meglio. Chi ad esempio si spruzza molto profumo può voler comunicare il desiderio di prevaricare l’altro, ma non solo. Può esprimere il desiderio di coprire il proprio odore, quindi un desiderio di occultarsi, di non mostrarsi così come è. Chi esagera col profumo lancia anche un richiamo sessuale, noi umani con la civilizzazione abbiamo perso le emanazioni che invece gli animali hanno mantenuto e di conseguenza il nostro odore personale è difficile da percepire. Il profumo che acquistiamo, in questo caso, diventa un richiamo sessuale sostitutivo. Per traslato si usa dire “avere fiuto” riferendosi ad una persona con una spiccata capacità, quasi fisica, di comprendere quando si trova di fronte ad una ottima occasione. Nel momento in cui ci imbattiamo in un incontro importante ed evitiamo di ascoltare il nostro fiuto che potrebbe farci fare la scelta giusta, commettiamo l’errore di sottovalutarlo a favore della supremazia della ragione. Allo stesso tempo quando qualcuno “a naso” non ci convince fermiamoci a riflettere perché è la nostra spiccata sensibilità olfattiva che si sta imponendo, stiamo percependo odori rivelatori delle caratteristiche dell’altro. Ho ascoltato spesso racconti di donne ferite da storie d’amore deludenti, nel loro narrare c’è quasi sempre la considerazione: “Se mi fossi fermata alla prima impressione, invece ho voluto andare avanti ugualmente…”. La prima impressione non va mai sottovalutata. È vero, a volte ci si ricrede dopo aver giudicato negativamente qualcuno valutandolo solo per il vestito che indossa e in generale per come appare, ma quando la prima impressione è solo “quel non so che” allora è bene fermarsi e riflettere. “Quel non so che” è il non verbale che sfugge alla razionalità e valutandolo ci potrebbe mettere in guardia da relazioni poco adatte a noi. 

Maria Giovanna Farina