Grazie a WhatsApp l'ex si fa restituire dall'amante i soldi che le ha prestato per comprare l'auto

da | Set 24, 2017 | Anno 2017

Dal tenore delle conversazioni in chat si esclude la liberalità perché la donna s’impegna alla restituzione: non c’è stata convivenza more uxorio ma una relazione clandestina «di poco impegno» – Sentenza 22 settembre 2017

 

 

Occhio a ciò che si scrive su WhatsApp perché le chat restano in memoria e fanno piena prova davanti al giudice. Come nel caso dell’uomo che si fa restituire dall’ex amante i soldi che le prestò a suo tempo per comprare l’auto: dal tenore delle conversazioni depositate agli atti deve escludersi un atto di liberalità perché la donna s’impegna alla restituzione delle somme.

E anche perché fra loro non è mai esistito un vero e proprio rapporto more uxorio ma soltanto una relazione clandestina. È quanto emerge dalla sentenza 231/17, pubblicata dalla sezione civile del tribunale di Ravenna.