Le amiche delle vacanze

da | Ago 30, 2011 | Filosofando

Le amiche delle vacanze

In vacanza si stringono nuove amicizie e questo vale sia per le coppie sia per chi è single. Nel periodo di svago si è più propensi a fare nuove conoscenze, avendo più tempo a nostra disposizione aumenta il desiderio di chiacchierare, di fare due risate in compagnia con nuove persone. Le nuove conoscenze durante la permanenza nella località vacanziera diventano spesso coloro con cui si trascorrono gran parte delle giornate e delle serate, perciò riempiono il nostro tempo e fanno nascere quelle che sembrano avere tutte le caratteristiche per diventare delle vere e proprie amicizie. Come sappiamo nei legami amicali si investono molte energie, affetti e speranze, speranze magari di incontrarsi nuovamente senza attendere la prossima estate. In molti casi ciò si realizza, nei primi mesi ci si incontra una, due, tre volte al massimo poi ognuno tornando alla propria vita mette da parte i nuovi incontri e questo comportamento, spegnendo le speranze, fa nascere, a volte, un certo risentimento. E ci si ritrova a pensare: “Ecco sembravano tanto amiche, ma se non mi faccio sentire io loro non muovono un dito”, considerazioni di questo tipo inaridiscono e offuscano i ricordi dei bei momenti trascorsi insieme. Perché avviene questo e come fare per non distruggere almeno il ricordo? Dobbiamo innanzitutto tener presente che l’amicizia per vivere ha bisogno di un progetto comune, nel senso di avere qualcosa da condividere e mi sembra che una vacanza sia una buona “causa” da condividere. Finita la villeggiatura finisce la condivisione, ognuno torna alla propria vita. Se noi riusciamo a comprendere ciò non ci inquieteremo più, non ci offenderemo se l’amica del mare non si farà più viva. Ciò che dobbiamo ricordare è di non contare troppo sulle conoscenze estive, ma viverle con tutta la pienezza del momento senza aspettarsi troppo per il futuro, se poi dureranno sarà l’eccezione. In questo modo il ricordo non sarà inquinato da false aspettative disattese. “Chi osserva un vero amico osserva come un’immagine di se stesso. Per questo gli assenti diventano presenti…” diceva Cicerone nel celebre scritto “L’amicizia”, pertanto quando ci poniamo troppi interrogativi cercando di interpretare ogni comportamento non ci troviamo di fronte ad una vera amica.

 Maria Giovanna Farina