Come fiori di notte

da | Giu 21, 2018 | Filosofando

 

“Era il suo primo giorno di lavoro ed aveva già bussato a così tante porte che neppure lei sapeva dire quante, eppure non era riuscita a vendere una sola confezione delle venti che le avevano assegnato. È facile, le avevano detto, un sorriso, mostri subito la merce, una confezione con dieci pacchetti di fazzolettini di carta, tre scatole di cerotti di varie misure e una bomboletta spray di un disinfettante refrigerante per un totale di soli dieci euro e alla fine della giornata ne hai fatti come minimo duecento, di cui sessanta sono per te oltre al pranzo di mezzogiorno quando si è in trasferta. Facile come bere un bicchier d’acqua. Facile a dirlo, non certo a farlo… “

Così inizia il mio romanzo “Catarina e la porta delle verità” (Rupe Mutevole, 2018), una storia ricca di colpi di scena e di diverse relazioni dove l'amore si manifesta nelle sue varie espressioni.
Vorrei però riflettere sull'incipit che rimanda ad un lavoro precario e portato avanti da una donna forte e coraggiosa che per vivere, in un momento difficile, si sacrifica e tenta ogni strada anche quella di un lavoro precario e sottopagato. Quante donne sopportano una simile terribile condizione lavorativa? Troppe.
Una situazione di sfruttamento ancor più se la donna è madre, costretta quindi a lavorare per mantenere i figli. E di questa condizione molti se ne approfittano; chi ha bisogno è ricattabile e la mente corre agli abusi sessuali perpetrati da chi il potere lo detiene: datori di lavoro senza scrupoli che in cambio pretendono prestazioni sessuali.
Per queste donne non esiste un movimento mondiale di solidarietà: un bene che sia avvenuto con il Cinema ma non dimentichiamo le migliaia di donne comuni che svolgono lavori umili e che sono costrette a subire gli stessi abusi. Quelle donne non sono stelle del firmamento hollywoodiano, ma hanno diritto al rispetto della loro sacralità: possiamo fare qualcosa?
Per questo motivo unisco il mio scritto ad un'opera della pittrice Paola Giordano, FIORE BY NIGHT, come nostro dono a tutte le donne con l'augurio che le tenebre siano simbolo dell'intimità della casa e non del dolore di un interminabile abuso.

Maria Giovanna Farina – Riproduzione riservata

Immagine: Opera di Paola Giordano, “FIORE BY NIGHT”-100×80-tecnica mista su carta