BIELORUSSIA LA FORZA DELLE DONNE

da | Ago 21, 2020 | Fatti dal mondo

Elisabetta Righi Iwanejko

 

“Un semplice gesto di libertà può avviare il cambiamento più radicale”. La celebre frase di Papa Giovanni Paolo II fu il motore degli eventi che portarono nell'autunno 1989, alla caduta del Muro di Berlino e al crollo dei regimi comunisti dell'Europa dell'Est. Tuttavia 30 anni dopo esiste ancora un retaggio della cortina di ferro.

L'orologio, si è praticamente fermato in Bielorussia. La nazione è governata dal 1994 dal Presidente Aleksander Lukasenko. Morti Chavez, Castro, isolato Ortega, sparito dalla mappa politica Ahmadinejad, è rimasto solo lui il satrapo dell'ex Russia Bianca. Negli anni novanta l'asse del male Cuba-Nicaragua-Venezuela-Iran-Bielorussia era finito nel mirino della Cia, mentre la Corea del Nord viveva nel suo splendido isolamento a deterrenza nucleare. Ai funerali di Chavez si ricordano le lacrime di Lukasenko che abbracciò Maduro altro dittatore ai titoli di coda.

Svetlana Tikhanovskaya ha sfidato il quasi Presidente a vita, ha perso, è stata costretta a rifugiarsi con i figli in Lituania. Ma la breccia nell'invalicabile muro del potere si è aperta. Lukasenko ha invocato l'aiuto di Santa Madre Russia, a suo tempo rinnegata, per difendere la sovranità di un paese che dipende da Mosca sul piano economico. Putin ha espresso subito il suo appoggio. Ma alle parole non è seguito nulla di concreto. Dopo gli scontri tra l'opposizione e la polizia nella notte seguente alle elezioni presidenziali, è accaduto l'inimmaginabile. Manifestazioni di piazza, alcuni reparti militari in rivolta, l'astensione video dei giornalisti della televisione statale, lo sciopero generale dei lavoratori delle fabbriche. Una situazione che ha costretto l'intransigente Lukashenko a promettere una riforma costituzionale e nuove elezioni.

Una piccola donna ha infranto i sogni dinastici del Presidente. Nata nel 1982, moglie del blogger Sjarhej Cichanouskij incarcerato dal regime, casalinga e traduttrice a contratto, è fautore della modernizzazione dell'economia attraverso politiche di liberalizzazioni e intensificazione degli scambi commerciali. “Non ho qualità particolari a parte il coraggio, la passione per la mia terra, l'amore per la libertà”. Queste le sue parole durante un'intervista alla Bbc.