La scrittrice Annie Ernaux, 82 anni, è la vincitrice del Nobel per la Letteratura 2022 che l’Accademia di Svezia le ha conferito con la seguente motivazione «per il coraggio e l’acutezza clinica con cui ha svelato le radici, gli straniamenti e i vincoli collettivi della memoria personale».
Le sue opere-romanzi si basano quasi esclusivamente sulla memoria e sul vissuto di questa autrice che ha tracciato, in ognuna, una radiografia intima di una donna e della società in cui vive, degli avvenimenti della storia che attraversa.
Infanzia, studio, sesso, matrimonio, lutti, corpo, sensi di colpa, appartenenza, radici, emergono e si rincorrono in un periodo tra passato e presente che rende la storia personale e autobiografica collettiva e condivisibile al di là del tempo.
Una scrittrice non convenzionale, capace di rendere universale la propria esperienza di vita, che è quella di una generazione raccontata con una scrittura scarna, essenziale.
Con un’ intersezione tra letteratura, storia e sociologia i suo racconti accompagnano il lettore, toccando le corde più intime dell’essere umano e della sua esistenza.
Un modo per esorcizzare la fine di ognuno e di ogni avvenimento, per “salvare qualcosa per quando non ci saremo più”.
__________________________________________________________________________________________________
I libri più famosi di Annie Ernaux
Negli ultimi anni, nel mondo e anche in Italia Ernaux è diventata quasi un culto per chiunque ami la scrittura e il successo del film “La scelta di Anne – L’Événement”, tratto da “L’evento” e vincitore del Leone d’oro al miglior film alla 78ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia ha contribuito a rinfocolarlo. Ma Ernaux è da anni una delle autrici più amate, anche per questa capacità empatica, per la scrittura chirurgica, per il suo impegno sul versante femminista. Tra i suoi libri più amati ci sono “Il posto”, in cui racconta il suo rapporto coi genitori e in particolare la storia del padre, Gli anni, vincitore del Premio Strega Europeo 2016, e forse il suo libro più conosciuto in cui racconta la sua vita attraverso alcune immagini della Storia francese e non solo, poi ci sono “Una donna” in cui parla della madre, “L’altra figlia” che parla della sorella morta prima che lei nascesse, “Memoria di ragazza” in cui affronta l’estate in cui per la prima volta si allontanò dalla famiglia e da lì l’emancipazione, “La vergogna”, in cui racconta la sua infanzia scandita da un evento violento, uno scatto d’ira del padre che quasi voleva uccidere la madre, poi “L’evento” in cui parla delle difficoltà di abortire negli anni ’60 e “La donna gelata” in cui narra la sua educazione sociale, sentimentale e sessuale. L’Orma ha anche pubblicato il saggio “Guarda le luci, amore mio”, ovvero “una riflessione narrativa capace di mostrarci da un’angolazione inedita uno dei teatri segreti del nostro vivere collettivo”, ovvero il supermercato.