Chi ha paura di Nonna Audrey?

da | Ott 5, 2013 | Donne dal mondo

 

Fra quattro giorni Audrey Tobias, canadese 89enne, potrebbe andare in galera. Il 9 ottobre p.v. il tribunale si pronuncerà infatti in maniera definitiva sul suo caso: Audrey si è rifiutata di compilare i moduli del censimento nel 2011 e può essere condannata sino a tre mesi di prigione con o senza l’aggiunta di una multa di 500 dollari. Non ha niente contro i censimenti e non si rifiuta di fornire informazioni personali, ma non vuole che queste ultime siano processate con un software militare statunitense (Lockheed Martin). Tra l’altro, non è la sola: è dal censimento del 2006 che i pacifisti e le pacifiste canadesi si oppongono a questo fatto, sapendo che che l’Istituto di Statistica canadese può compiere il procedimento con altri mezzi e non è obbligato a comprare tecnologia dall’esercito americano.Audrey Tobias ha 60 anni di attivismo pacifista alle spalle e non si lascia intimidire facilmente, come hanno scoperto i suoi giudici quando in aula le hanno agitato davanti lo spettro della galera: “Pazienza.”, ha risposto la donna, “Questo è quello che dovevo fare. Il firmare contratti con un’azienda militare dice molte cose su dove stanno le simpatie del nostro governo. Io non voglio che il nostro paese indichi sostegno per quel genere di cose. Voglio che noi si favorisca compagnie orientate alla pace, ma quella era invece la peggiore che potessero scegliere. Quando ho saputo che il contratto era stato dato ad una ditta straniera sono rimasta allibita. Mi vergogno del Primo Ministro canadese che ha preso la decisione finale in merito. A causa di tale vergogna, non ho potuto compilare i moduli del censimento.”

Nell’aula affollata di giornalisti e di suoi sostenitori, Audrey ha raccontato di aver fatto parte della Marina canadese durante la seconda guerra mondiale e di essere diventata un’attivista per la pace dopo aver visionato filmati della guerra e del bombardamento atomico del Giappone, e dopo aver viaggiato in un’Europa ridotta in macerie dal conflitto: “Ricordo il grande dolore connesso a tutto questo. Vorrei vedere il mio paese diventare un esempio e una guida nelle soluzioni pacifiche ai problemi internazionali.” Sarà anche utile sapere che da vent’anni a questa donna è proibito l’ingresso negli Usa, proprio a causa del suo attivismo. Chi ha paura di Audrey Tobias? Maria G. Di Rienzo

(Fonti: CTV News Canada, Safe World for Women)

da Lunanuvola's Blog, Maria G. Di Rienzo