Cosa succederà nel 2022 per l’attuazione del PNRR

da | Gen 10, 2022 | Donne e politica

Isa Maggi – Stati Generali delle Donne

Iniziamo ad esaminare i passi fondamentali dell’attuazione del PNRR e cosa succederà in ogni Regione.

A luglio 2021 l’approvazione definitiva del PNRR da parte del Consiglio Europeo è stata accompagnata dalla definizione di 527 condizioni da rispettare, suddivise in traguardi qualitativi e obiettivi quantitativi.

Questi “paletti” sono fondamentali perché l’erogazione delle rate semestrali sarà condizionata al soddisfacimento di tali condizioni.

E cosi ad agosto l’Italia ha ricevuto un prefinanziamento di 25 miliardi e a settembre vi erano 42 condizioni ancora da raggiungere entro la fine dell’anno, quasi interamente di carattere qualitativo, in particolare:

– l’approvazione di leggi delega per la riforma del processo civile e penale,

– l’entrata in vigore di tutti gli atti legislativi per la revisione del sistema degli appalti pubblici.

Queste condizioni sono state poi tutte soddisfatte.

Per questo inizio 2022, il governo ha da poco trasmesso alle Camere la prima Relazione sullo stato di attuazione del PNRR.

Interessante è la pagina 22 della Relazione, dove vi è un capitolo dedicato a “Italia Domani” e agli Open data-Qui si sottolinea che Il portale “Italia Domani” è in continua evoluzione e saranno create aree relative al quadro finanziario, ai progressi nel raggiungimento delle milestone e dei target, alla puntuale illustrazione del criterio ambientale “Do No Significant Harm” e agli open data.

Crediamo infatti che per realizzare un significativo coinvolgimento della società occorre consentire l’accesso a informazioni e dati in formato aperto e disaggregati sui singoli progetti del PNRR, sul loro avanzamento finanziario, procedurale e fisico, su come contribuiscono alla realizzazione delle milestone e dei target concordati in sede europea. Il Governo ha stabilito che, sulla base delle informazioni conferite al sistema informatico centralizzato per il PNRR, siano resi accessibili in formato elaborabile (open data) e in formato navigabile i dati sull’attuazione finanziaria, fisica e procedurale relativi a ciascun progetto, assieme ai costi programmati e alle milestone e target perseguiti.

Sul sito Italia domani (a questo link: https://italiadomani.gov.it/it/news/governo–via-libera-alla-prima-relazione-sul-pnrr.html) potete anche trovare tutta la documentazione allegata e relativa ai contributi di dettaglio delle singole amministrazioni, che sono stati riportati all’interno della Relazione in forma sintetica.

Guardando in avanti, l’Italia nel 2022 dovrà rispettare 100 condizioni, di cui 83 traguardi qualitativi e 17 obiettivi. Tra le principali condizioni vi sono:

– l’approvazione del nuovo codice dei contratti pubblici,

– il passaggio parlamentare della legge sulla concorrenza,

– la riforma dell’istruzione primaria e secondaria,

– le disposizioni per combattere l’evasione fiscale e pianificare la spending review nel triennio 2023-2025.

Nel 2022 molte condizioni riguarderanno l’aggiudicazione di appalti per il potenziamento infrastrutturale: tra questi, la costruzione delle linee di alta velocità Napoli-Bari e Palermo-Catania. Infine, il Parlamento dovrà approvare entro fine dell’anno la legge annuale sulla concorrenza, che riformerà i contratti relativi alla gestione dei rifiuti e dei trasporti pubblici locali) e renderà obbligatorio lo svolgimento di gare per i contratti di concessione per la distribuzione del gas.

La componente relativa alla digitalizzazione, innovazione e sicurezza della PA sarà quella col maggior numero di condizioni rispettate a fine 2022.

Per il rispetto le condizioni del PNRR, sarà cruciale anche il ruolo del Parlamento: per 23 condizioni relative al 2022, l’iter parlamentare rappresenta uno dei rischi per la puntuale adozione delle misure.

E l’incognita della elezione del Presidente della Repubblica rimane variabile strategica.