Dichiarazione giudiziale di paternità per il figlio nato dalla relazione extraconiugale segreta, 11 settembre 2012

da | Set 13, 2012 | Anno 2012

Dichiarazione giudiziale di paternità per il figlio nato dalla relazione extraconiugale segreta
La mancanza di disponibilità morale verso il bambino del genitore con figli legittimi non stoppa la procedura

La dichiarazione giudiziale di paternità può essere pronunciata anche se il genitore è sposato e ha figli legittimi e non intende dare nessun rapporto affettivo al bambino nato dalla relazione extraconiugale.
È quanto affermato dalla Corte di cassazione con la sentenza n. 15158 dell’11 settembre 2012.
Il caso riguarda la dichiarazione giudiziale di paternità pronunciata nei confronti di un uomo che aveva avuto un figlio dalla relazione extraconiugale con una ragazza molto più giovane.
Lei aveva fatto istanza per il riconoscimento. Lui si era opposto al test del Dna e anche sulla base di questo elemento il giudice aveva accolto le richieste della giovane.
Lui ha presentato ricorso in Cassazione sostenendo, fra l’altro, che la situazione, lui un uomo anziano, sposato e con tre figli, lei giovanissima, avrebbe potuto creare disagio al bambino.
La Suprema corte ha respinto la tesi della difesa ricordando che in tema di dichiarazione giudiziale di paternità la contrarietà all’interesse del minore può sussistere solo in caso di concreto accertamento di una condotta del preteso padre tale da giustificare una dichiarazione di decadenza dalla potestà genitoriale, ovvero di prova dell’esistenza di gravi rischi per l’equilibrio affettivo e psicologico del minore e per la sua collocazione sociale. Tali rischi devono risultare da fatti obbiettivi, emergenti dalla pregressa condotta di vita del preteso padre, ed, in mancanza di essi, l’interesse del minore va ritenuto di regola sussistente, a prescindere dai rapporti di affetto che possano in concreto instaurarsi con il presunto genitore e dalla disponibilità di questo ad instaurarli, avendo riguardo al miglioramento obiettivo della sua situazione in relazione agli obblighi giuridici che ne derivano per il preteso padre.