Divorzio, il manager evita l’assegno: per i redditi basta la dichiarazione, irrilevanti le quote societarie
La capitolazione della prova testimoniale chiesta dall’ex coniuge deve indicare le entrate ignote al Fisco
Sorpresa: il manager evita di pagare l’assegno divorzile in favore dell’ex coniuge che gode di un tenore di vita analogo a quello di cui beneficiava in costanza di matrimonio. E la “dispensa” del giudice arriva sulla base della sola dichiarazione fiscale, mentre risultano irrilevanti le altre partecipazioni societarie su cui insiste la richiedente: la prova testimoniale richiesta risulta legittimamente non ammessa perché la relativa capitolazione è priva dell’indicazione di un reddito ulteriore rispetto a quello che emerge dalle dichiarazioni fiscali. Questo il portato della decisione contenuta nella sentenza 25717/11, pubblicata il primo dicembre 2011 dalla prima sezione civile della Cassazione.