Tante persone, soprattutto le donne, mi hanno raccontato la stessa esperienza: la delusione di donarsi agli altri e la delusione di non trovare riconoscimento della propria generosità, ma addirittura spesso di venire snobbati. Riflettiamo sul significato del donarsi: perché si dona? I motivi principali, attraverso i quali siamo passati quasi tutti, sono:
Perché abbiamo bisogno di essere ringraziati
Perché abbiamo bisogno di espiare
Perché abbiamo bisogno di dimostrare
Perché siamo generosi
Se il nostro donare nasce dal bisogno di essere ringraziati, forse abbiamo la necessità di sentirci superiori e doniamo per soddisfare il nostro senso di inferiorità, o più banalmente per ricevere qualcosa in cambio. Se ci sentiamo in colpa per qualcosa, spesso senza autocoscienza, donare è un modo per liberarci dalla colpa. Se siamo nella fase per cui dobbiamo dimostrare le nostre capacità o la nostra bontà, la generosità ci presenta agli altri come persone su cui contare e quindi da valutare positivamente. Se siamo dei puri la nostra generosità non chiede nulla in cambio, quindi non ci aspettiamo la ricompensa e di conseguenza la delusione non ci appartiene. Penso che attraverso queste fasi ci siamo passati un po’ tutti, ma l’ultima è quella più alta da raggiungere come obiettivo che caratterizza il donare per donare: la vera generosità. Concludiamo ricordando che il suggerimento più importante per dare e non rimanere delusi è quello di selezionare e diversificare il nostro investimento: mai donarsi ad una persona sola, o ad una sola causa.
Maria Giovanna Farina riproduzione riservata