Fabrizio Barca, Ministro per la Coesione territoriale, economista
di Antonella Baccaro
Il Corriere della Sera, 18 febbraio 2012
Ministro, in che modo il governo intende affrontare il problema delle donne soprattutto al Sud, dove il tasso di occupazione è la metà di quello del resto del Paese?
«Partendo dalla causa. Al Sud la carenza di servizi per la cura degli anziani non autosufficienti e dei bambini produce tre effetti deleteri: sottrae reddito alle famiglie, riduce la libertà delle donne di scegliere se attendere alla cura delle persone o lavorare. E in più mette i bambini del Sud che non possono frequentare gli asili nido in condizione di svantaggio sociale».
Cosa è possibile fare?
«La soluzione passa attraverso il rafforzamento dei servizi di cura degli anziani non autosufficienti e dei bambini. A questo scopo abbiamo intenzione di riprogrammare una parte dei fondi europei, a primavera».
Quali sono invece gli strumenti per incentivare le assunzioni delle donne?
«Qui siamo già intervenuti due volte. La prima con il decreto “salva-Italia” che ha previsto la deducibilità integrale, da Irpef e Ires, dell’Irap sul costo del lavoro, incrementata in caso di donne e under 35. Tutto a valere su risorse ordinarie».
L’altro intervento?
«È quello sul credito d’imposta a valere sui fondi strutturali. Si tratta dell’introduzione di un credito pari al 50% del costo salariale per ciascun lavoratore svantaggiato