Fabrizio Romagnoli è attore, autore, regista teatrale e insegnante di recitazione, interpretazione canora e di scrittura drammaturgica. Ho voluto conoscere i suoi rapporti con le donne…
Come vedi le donne di oggi e che rapporto hai con loro?
Le donne di oggi sono molto aggressive, sono molto forti: sarebbero dovute essere state sempre così. Essendolo da poco però, ci si deve abituare. Ci sarebbe dovuta essere da sempre la parità, ma purtroppo la cultura, le religioni… hanno interferito in questo cammino. Trovarsi ora con donne che usano le chat tipo Facebook o Linkedin per rimorchiare senza problemi, beh un pochino spiazzati ci lascia!
Come attore so che hai raccontato in un corto la questione dello stalkeraggio dove metti in luce un aspetto diverso della violenza o comunque rovesciato. Ce ne vuoi parlare?
Da sempre penso che donne e uomini siano uguali però questo voler essere uguale della donna all'uomo e la conseguente accettazione da parte dell'uomo, perché è giusto che sia così, ha portato ad una nuova realtà: se un uomo stalkerizza una donna vien fuori un finimondo e passa i guai più neri, se lo fa una donna non succede nulla. Anche perché è difficile da credere.
Invece può essere una situazione molto pesante.
Infatti il personaggio che interpreto nel corto La corsa (La corsa di Renzo Carbonera con Anita Kravos e Fabrizio Romagnoli, 2014) è un uomo che vive una relazione extra coniugale con una donna anche lei impegnata. Quando lei lo lascia e lui semplicemente non si arrende a perderla, viene considerato uno stalker. In realtà è lei che sta usando lui, ma la legge incolpa l'uomo senza andare a fondo.
Tu credi quindi che non ci sia un trattamento paritario?
Riconosco che sia terribile la violenza sulla donna, ma affermo che esiste anche il contrario. Credo che la parità dei diritti a volte sfiori la discriminazione, ti faccio un esempio: se ad un uomo piace una donna e lei non ci sta si rassegna, se accade il contrario lui viene considerato gay, impotente o comunque con qualche problema. Lei non si pone la questione che forse semplicemente può non piacergli.
Ci sono ancora purtroppo donne sottomesse e succubi del maschio, ma allo stesso tempo donne troppo aggressive. Come sempre la via di mezzo sarebbe la migliore. Secondo te donne e uomini sono diversi?
Dal punto di vista come persone sono pari, da quello della sensibilità… direi che sono mondi diversi, non posso dire più o meno sensibili, sono mondi diversi che a volte non si capiscono anche perché ci sono degli obblighi fisici da rispettare. Mondi diversi come la maternità e la paternità che danno responsabilità diverse. Come esseri umani invece siamo tutti uguali su questa Terra, purtroppo ci sono luoghi in cui o la religione o la cultura tengono ancora sottomessa la donna. Mi fa arrabbiare il fatto che le donne lo accettino.
In certi casi è difficile uscirne, in alcuni Paesi devono accettare anche se non vogliono…
Eh sì, ma la cosa mi fa proprio arrabbiare. Sono state fatte tante rivoluzioni ed è giusto si faccia anche una rivoluzione per questo motivo.
Noi qui in Occidente l'abbiamo fatta. Ce la faranno anche loro…
Cambiando un po' discorso, sai cosa mi fa arrabbiare? Le donne che vogliono la parità e poi pretendono che l'uomo resti cavaliere e che apra loro la portiera dell'auto. No, a questo punto deve esserci reciprocità!
Quindi bisogna decidersi…
Se vuoi essere uguale a me, aprimi anche tu la portiera. Mi riferisco a certe donne aggressive e spesso arrabbiate, non a tutte.
Fabrizio, che tipo di rapporti vorresti?
Un uomo che fa l'uomo e una donna che fa la donna.
Ossia?
Se tu cucini e sbrighi le faccende domestiche, io mi occuperò della parte elettrica in modo che non ti succeda niente. Purtroppo questo è difficile. Sai cosa mi fa rimaner male? Se conosci una donna e gli dai il numero di telefono, ti perseguita per settimane e se non ci stai… può non piacerti? Non c'è nulla da fare, la donna non si mette mai in discussione.
Prima di chiudere il nostro dialogo, che novità ci sono sul fronte cinema?
Sto registrando per Un posto al sole, però per ora di più non posso dire… e poi sta uscendo a novembre un film, girato qualche tempo fa, che si intitola Il prestito con la regia di Caterina Rogani. È un film molto importante che tratta di una malattia feroce, il Lupus.
Rimaniamo in attesa di vederti!
Maria Giovanna Farina ©Riproduzione riservata
foto di Sebastianao Melloni