GE HEALTHCARE E WOMEN IN GLOBAL HEALTH PREMIANO LE “EROINE DELLA SALUTE”

da | Lug 23, 2017 | Appelli, Comunicati

Tredici donne impegnate nella Sanità, che stanno facendo la differenza a livello locale e in comunità tradizionalmente sotto-rappresentate tra Africa, Europa e Asia: sono le “Eroine della salute” premiate da GE Healthcare, divisione medicale di General Electric, e il movimento internazionale Women in Global Health, per valorizzare il fondamentale impegno femminile in ambito sanitario. Le donne rappresentano infatti il 75% della forza lavoro globale del settore e contribuiscono per quasi 3mila di miliardi di dollari al valore di questa industria, ma troppo spesso il loro apporto risulta sottopagato e non riconosciuto.

Da qui la decisione di GE Healthcare e Women in Global Health, che per dare evidenza al ruolo di tutte le donne impegnate nel campo della salute hanno individuato tredici storie di professioniste o volontarie attive tra Africa, Europa e Asia in diverse aree della medicina: dalla cura infantile e neonatale a quella dei migranti, passando per la salute sessuale e riproduttiva, la lotta all'HIV e i diritti e il benessere delle giovani donne. Dalla kenyota Mercy Owuor, Direttrice dei programmi comunitari alla Lwala Community Alliance e impegnata per migliorare la salute materna e infantile e la cura dell'HIV, all'indonesiana Rohani Dg Te'ne, che accompagna le donne incinte di una remota comunità locale al centro sanitario più vicino attraverso terreni percorribili solo a piedi. E ancora da Kwanele Asante (Sudafrica), che come Presidente del Comitato consultivo ministeriale sul cancro si impegna per ridurre le disparità nelle cure di questa patologia, ad Aula Abbara, che in Grecia fornisce assistenza sanitaria primaria ai rifugiati insieme alle autorità locali e alle Ong internazionali, il contributo delle “Eroine della salute” tocca diverse aree del pianeta.
Per raccontare le loro storie a una platea più ampia possibile, GE Healthcare ha inoltre realizzato il documentario “Heroines of Health”, che segue la quotidianità di tre delle donne premiate, accompagnando lo spettatore tra Indonesia, Kenya e India per conoscere la realtà locale e comprendere i loro sforzi quotidiani per migliorarla.

Di seguito tutte le donne premiate da GE Healthcare e Women in Global Health durante la prima edizione dei premi “Eroine della salute”, le cui candidate sono state selezionate in diversi campi e Paesi:

Donne impegnate per migliorare la posizione femminile nei ruoli sanitari e la loro consapevolezza

• Sharmila Anand (India) – La dott.ssa Sharmila Anand guida la Santosh Educational & Health Care Pvt Ltd. (SEHPL), un'impresa sociale che si concentra sullo sviluppo della prossima generazione di professionisti sanitari e leader per migliorare il modo in cui l'assistenza sanitaria viene fornita in India. Lavora su diverse iniziative che mirano a migliorare le competenze delle persone in ambito sanitario a vari livelli.
• Sreytouch Vong (Cambogia) – Sreytouch Vong è una ricercatrice associata al consorzio ReBUILD e RinGs che si occupa dell'analisi di genere. Ha svolto un'ampia ricerca sulla salute pubblica, concentrata sul miglioramento dei finanziamenti, delle politiche di genere, delle risorse umane e della nutrizione nell'ambito dei sistemi sanitari.

Donne impegnate nella forza lavoro sanitaria

• Elvira Dayrit (Filippine) – Elvira Dayrit ha lavorato nel Dipartimento della salute filippino per 27 anni. Si è dedicata a rendere più efficienti, efficaci e ad ampio raggio i programmi sanitari governativi per generare un impatto concreto sulla salute della popolazione. Attualmente è la direttrice dell'Ufficio per le Risorse umane del settore sanitario.
• Semakaleng Phafol (Lesotho) – La dottoressa Semakaleng Phafol è un'infermiera specializzata in attività di formazione con oltre 25 anni di esperienza nella professione e nel campo dell'istruzione infermieristica, nella Sanità pubblica e nella gestione dei servizi clinici. Ha contribuito a stabilire e rafforzare i percorsi di inserimento clinico per oltre 1.000 studentesse di ostetricia infermieristica in oltre 60 centri sanitari.
• Mwanamvua Boga (Kenya) – Mwanamvua Boga si occupa di coordinare e gestire il lavoro delle infermiere per il Kenya Medical Research Institute – Wellcome Trust Research Programme a Kilifi, sulla costa del Paese. Lavora in un'unità pediatrica dell'ospedale della contea di Kilifi che fornisce assistenza clinica in parallelo alla ricerca medica sulle malattie tropicali. Nell'unità vengono ricoverati i bambini affetti da una vasta serie di condizioni, tra cui neonati estremamente prematuri, bambini con meningite, malaria, sepsi e tumori.

Donne impegnate per il miglioramento nella salute materna, neonatale e dei bambini

• Mercy Owuor (Kenya) – Mercy Owuor è la Direttrice dei programmi comunitari presso la Lwala Community Alliance, dove guida gli sforzi per migliorare la salute materna e infantile, la salute sessuale-riproduttiva degli adolescenti e la cura dell'HIV. Inoltre si impegna per aiutare le ragazze adolescenti a raggiungere l'indipendenza nella propria vita.
• Rohani Dg Te'ne (Indonesia) – Rohani Dg Te'ne ha lavorato nel settore della Sanità per più di 20 anni ed è ora una motivatrice volontaria per il centro sanitario della comunità Tamaona. L'area rurale in cui vive Te'ne non è accessibile a bordo di veicoli, quindi accompagna gli abitanti del villaggio che necessitano di assistenza sanitaria – in particolare le donne in gravidanza – al centro di salute della comunità attraverso terreni difficili, con percorsi che possono richiedere più di un'ora a piedi.

Donne impregnate per la salute sessuale e maggiori diritti

• Margaret Gyapong (Ghana) – Margaret Gyapong lavora come antropologa medica presso la University of Health and Allied Science del Ghana. Fino a marzo è stata vice direttrice per la ricerca e lo sviluppo del servizio sanitario del Paese africano. Gyapong ha anche aiutato a trasformare il Dodowa Health Research Center in un'istituzione di reputazione internazionale.
• Emmah Kariuki (Kenya) – In qualità di Service Delivery Officer per la ong “Jhpiego” in Kenya, Kariuki lavora per portare innovazioni sanitarie a basso costo alle comunità svantaggiate. Ciò significa garantire un supporto tecnico per la fornitura di servizi utili all'ambito della salute riproduttiva e della pianificazione famigliare. Kariuki si impegna anche per la formazione degli operatori sanitari, sviluppa materiali formativi, coordina le attività di ricerca e sostiene il Ministero della Salute nell'implementazione delle attività relative alla pianificazione familiare e alla salute riproduttiva.
• Kwanele Asante (Sudafrica) – Attivista per i diritti dei pazienti, avvocatessa e bioetica, Kwanele Asante è Presidente del Comitato consultivo ministeriale sul cancro. Ha dato inizio e in seguito guidato un'attività per ridurre le disparità nelle cure del cancro nel mondo. Asante lavora per aiutare i pazienti che si trovano davanti barriere nei percorsi di cura a fare sentire la propria voce e per dare loro una maggiore probabilità di vivere più a lungo.

Donne impegnate per il miglioramento nella salute dei migranti

• Aula Abbara (Grecia) – In Grecia, la dottoressa Abbara è a capo del progetto della Syrian American Medical Society Global Response, che fornisce assistenza sanitaria primaria ai rifugiati insieme alle autorità locali e alle ong internazionali. La gamma dei servizi forniti comprende la cura della salute pediatrica e materna e la messa in atto di un programma di insegnamento di tecniche di ricovero con la Children and War Foundation. La dottoressa Abbara tiene inoltre corsi su tematiche legate alle malattie infettive per gli operatori sanitari in Turchia.

Donne impegnate per la salute delle giovani

• Samalie Kitooleko (Uganda) – Samalie Kitooleko è un'infermiera responsabile del Registro della cardiopatia reumatica in Uganda. Si occupa di pazienti affetti da patologie cardiovascolari croniche come le malattie congenite del cuore, l'infarto miocardico e la cardiopatia reumatica. Si è resa conto che un numero crescente di malati affetti da cardiopatia reumatica, in particolare modo le giovani donne, non aveva conoscenza della propria patologia e stava morendo a causa di complicazioni evitabili: un'esperienza che l'ha spinta a sostenere la formazione dei pazienti.

• Louise Nilunger Mannheimer (Svezia) – Louise Nilunger Mannheimer è a capo dell'Unità per la salute e la sessualità dell'Agenzia sanitaria pubblica svedese, dove attualmente guida una squadra responsabile del coordinamento nazionale della salute riproduttiva e dei diritti sessuali. Il suo lavoro comprende anche la prevenzione dell'HIV nei giovani adulti, i diritti LGBT e la lotta alla violenza maschile contro le donne.