I secoli delle donne Fonti e materiali per la didattica della storia (Società Italiana delle Storiche)

da | Ago 30, 2019 | Consigli di lettura

a cura di Franca Bellucci, Alessandra F. Celi, Liviana Gazzetta con la collaborazione di Monica Di Barbora – Biblink Editore

Uno strumento concreto di lavoro, da portare in classe, da usare come trampolino per elaborare percorsi didattici, da proporre come laboratorio di analisi e riflessione sulla condizione, correlata, delle donne e degli uomini nel tempo. Uno strumento aperto, fruibile e integrabile qual è una raccolta di fonti e documenti.
Questo volume si presenta come una sorta di ‘mappa interattiva’, un testo in cui i nodi concettuali evidenziati attraverso alcuni saggi diacronici introduttivi interagiscono con le fonti storiche. Fonti che hanno la capacità di comunicare il cambiamento delle mentalità, la storia dei sentimenti e degli usi, materiali e culturali, con l’obiettivo di aumentare il coinvolgimento, sfidando il diffuso rifiuto della materia che caratterizza oggi gran parte di studenti e studentesse. Fonti anche trasversali alle discipline e scelte per la loro potenzialità di essere veicolidi un nuovo sguardo, di una nuova prospettiva d’analisi; ancora, fonti che consentono l’analisi delle norme (etiche, religiose, sociali, giuridiche) su cui si costruisce il dover essere femminile; fonti che mostrano le espressioni della soggettività femminile nei secoli, portando alla luce voci più o meno note della cultura europea.

La rilettura storiografica passa attraverso la valorizzazione delle tracce che le donne del passato hanno lasciato, a cominciare proprio dalle parole che hanno usato per esprimersi e definirsi. È d’altronde proprio l’intreccio tra i discorsi che hanno costruito l’identità di genere femminile – prodotti da uomini d’autorità (filosofi, giuristi, politici, legislatori, predicatori…) – e i discorsi che le donne hanno impiegato e proferito a mostrare, già a un primo sguardo e tanto più se esaminati con perizia, le forme assunte dalla disuguaglianza e dalla subalternità. I testi raccolti ricordano (ma ai più giovani svelano) in filigrana l’accidentato percorso per affermare principi di uguaglianza, bandire le discriminazioni e le violenze che hanno nutrito l’ordine patriarcale, conseguire diritti e promuovere le donne dentro la famiglia, la società, il mondo del lavoro, le istituzioni. Non è una storia delle donne, riguarda tutti.Indice