Creare valore nella nuova economia significa valorizzare tutto ciò che è intangibile come la cultura, la leadership, le relazioni ed infine le idee e l’immaginazione che sono i fattori abilitanti il processo innovativo. Si può definire come innovativo qualsiasi approccio che rompa gli schemi precostituiti, che cambi i paradigmi esistenti sostituendoli con altri, ma il vero problema, risiede nel fatto che questo processo non si attua automaticamente, c’è bisogno di un detonatore: la creatività. Essa rappresenta l’ingrediente fondamentale per fare in modo che il processo di innovazione si metta in moto. Il presupposto necessario, spesso “negletto” per cui le persone siano “creative ed innovatrici”, è che l’organizzazione debba possedere una cultura che supporti ed alimenti l’innovazione.
La gestione delle risorse umane ha assunto negli ultimi anni un’importanza sempre maggiore nelle aziende, evolvendo dal tradizionale ruolo prevalentemente amministrativo ad uno più marcatamente strategico, vista la centralità che i moderni modelli di management attribuiscono al loro sviluppo per il conseguimento degli obiettivi. In questa ottica, un rilievo sempre maggiore è assunto dai sistemi di valutazione del personale e dalla formazione, nonchè dal ruolo delle tecnologie dell’informazione e comunicazione (ICT).
È evidente l’aspetto di valore o capitale insito nel personale, nella sua professionalità e nelle sue competenze così come il fatto che le spese per lo sviluppo di tali risorse devono essere considerate investimenti. La scelta dei collaboratori è un momento delicato dell’organizzazione aziendale: l’imprenditore può raggiungere più rapidamente il successo quando è in grado di scegliere i collaboratori giusti ed è altrettanto capace di infondere loro le giuste motivazioni, così da poter creare una squadra, che lavora per il suo progetto d’impresa. Ancora oggi molte realtà aziendali non hanno ancora compreso quanto è nevralgica l’individuazione delle persone e la loro motivazione: basti pensare al fatto che in tantissime aziende, la formazione delle risorse umane viene vissuto come un costo di gestione, piuttosto che come un vero e proprio asset competitivo.
L’uso dell’espressione risorse umane è ormai comunemente inteso a sottolineare la loro importanza nell’ambito dell’azienda, il loro essere fonte di vantaggio competitivo per l’intero sistema economico, al centro di qualsiasi realtà di sviluppo. Motivazione, competenze, “merito”, capacità e potenzialità costituiscono valore aggiunto a quel “talento” di cui la società imprenditoriale necessita per potersi affermare e crescere.
“Il vostro talento è la nostra più preziosa risorsa” ripetono spesso i capi del personale ai loro dipendenti perchè il fattore chiave dell’economia globale non è più rappresentato da beni, servizi e flussi di capitale, ma dalla competizione per le risorse umane. Scoprire talenti, valorizzare risorse umane non è “mission impossible”.
Perchè non organizzare un appuntamento, un “meeting” in cui sia gli studiosi del mondo accademico che i Leader economici, grazie alle loro esperienze consolidate sul campo, “ raccontano”, i modi e i metodi che li hanno contraddistinti nel panorama nazionale e non solo? I dialoghi che ne scaturiranno, unitamente ai risultati dei gruppi di lavoro nelle discipline che verranno individuate, sapranno sicuramente coniugare armonicamente i valori personali e le aspettative di benessere dei lavoratori dell’azienda con la cultura ed i valori dell’impresa.
Altro obiettivo del simposio, potrebbe essere quello di fornire gli strumenti per imparare a riconoscere quali sono le risorse umane di cui abbiamo necessità, e come riusciamo ad individuare e valorizzare le figure professionali più talentuose adatte a ciò che stiamo facendo e a quello che potremo realizzare.
Lo sviluppo delle persone e delle loro capacità e competenze, il riconoscimento dei meriti e delle responsabilità, senza distinzione di genere, categoria e livello aziendale, sono temi che non possono essere più ignorati in quanto sono elementi distintivi dell’impresa cosi come l’età e l’anzianità media dei soggetti definiti talenti che testimoniano l’impegno dell’azienda alla fidelizzazione del personale e l’attenzione finalizzata a non disperdere le professionalità costruite nel tempo, in particolare nelle attività ove la competenza è legata all’esperienza.
La nuova vera ricchezza è la conoscenza …e cercare di conoscere meglio le risorse che abbiamo nel nostro Paese, nella nostra organizzazione imparando a valutarle sia per oggi che per domani…mi porta a pensare che, seppure lunga e tortuosa sarà la strada che si dovrà percorrere, saranno gli uomini e le donne di valore a determinare la rinascita delle nostre comunità!
Elisabetta Righi Iwanejko (nell’ immagine)