Il linguaggio segreto dei Social

da | Ott 31, 2017 | L'opinione

di Augusta Amolini

La frase “C'era una volta” rappresenta simbolicamente l'incipit di ogni favola e in tre parole esprime il concetto che sottende a un tipo di letteratura evocatrice di un mondo di fantasia.
Volendo fare una comparazione con altra simbologia, si osserva che gli utilizzatori più adulti dei Social non conoscono il modo per interpretare i messaggi surrettizi della moderna comunicazione. Al capace utilizzo degli strumenti si affianca una difficoltà nella decodificazione dei messaggi “segreti” affidati alla Rete . Per questo si rende necessaria una mediazione interpretativa del “canone” giovanile, utile a cogliere il significato di concetti estranei alle vecchie generazioni.
I giovani da tempo “emigrati” verso nuove formule collettive di comunicazione scelgono su quali piattaforme comunicare le informazioni che li riguardano. Facebook, continua a rappresentare un potente mezzo per veicolare notizie, infatti fidanzamenti o legami conclusi vengono segnalati mediante pubblicazione o cancellazione di testi e di fotografie. Lo stato, le immagini evocative lasciano spazio ai dubbi solo degli esclusi virtuali. La stessa valenza si adatta a Instagram, che pubblica storie di gente comune o influencer attraverso fotografie.
Seguire una persona e non farlo più, rappresenta un gesto fortemente significativo. Inoltre i giovani utilizzatori interpretano i like come indiscussa misura del grado di accettazione sociale. La cifra di questo valore rappresentato da un pollice “recto”, ha creato un illusorio mercato che induce le persone a comprare con denaro vero una approvazione falsa, espressa da like i quali interpretano l'effimera costruzione di un successo inconsistente. Viene affidata alla modifica dell'immagine di copertina o del profilo la notizia non più intima di un bambino in arrivo o l'inizio di un nuovo amore.
Tutto è visibile: sentimenti, gioia, delusioni e vitalità fittizia; siamo resi partecipi di notizie dolorose, estese fino al lutto più privato. Tutte le sensazioni che venivano affidate al “Caro diario”, vengono oggi consegnate distrattamente e per sempre all'etere perché i bisogni e i sentimenti umani non sono cambiati, si è modificato solo il modo di manifestarli. Dobbiamo scegliere quindi ora, non nel futuro, se imparare il linguaggio segreto dei Social, paragonabile solo a quello affidato un tempo al segreto linguaggio dei fiori. Nell'adattamento al nuovo modello di aggregazione globale, accedere o meno alla Rete, rappresenta oggi una vera scelta di libertà, ognuno può decidere se restare acceso o spento. Questo è il vero messaggio, a noi la scelta

Augusta Amolini