di Isa Maggi
In Europa e nel resto del mondo non può esserci cambiamento, innovazione e miglioramento della qualità della vita senza le donne.
Nella Silicon Valley le imprese tecnologiche più innovative hanno avuto grandi idee ma sono rimaste sconosciute alla stragrande maggioranza della popolazione. Di conseguenza, hanno replicato e ingrandito le strutture di potere esistenti e hanno contribuito notevolmente all’aumento del populismo e alla crisi della democrazia. Hanno creato la rivoluzione digitale per fare in modo che il potere della informazione e della conoscenza potessero arrivare a tutte e a tutti ma non hanno creato vera uguaglianza sociale.
Ma ora è chiaro che, studi scientifici e letteratura economica lo hanno scritto, esiste una correlazione positiva tra la partecipazione delle donne alla vita economica, sociale e politica e l’ impatto sul Return On Investment delle aziende, sull’ambiente,sul Pil dei Paesi.
Per migliorare la qualità della vita di donne e uomini in Europa e nel resto del mondo le donne devono esserci e poter contare.
Quando parliamo di uguaglianza di genere, proprio come quando esploriamo le sfide dell’emergenza climatica, spesso ci piace sentirci ispirati dai grandi ideali che i Padri e le Mdri dell’Europa ci hanno trasmesso.
Ma il sistema che abbiamo generato, il sistema che ha permesso a molti di noi di studiare, crescere e prosperare, mette a disagio le donne. Cosi come mette a disagio i giovani, le persone di colore, gli immigrati, la Madre Terra.
Nel tempo che stiamo vivendo la discontinuità non è una guerra, come succedeva prima della creazione dell’Europa, ma ugualmente il disagio economico e sociale è diffuso. Ogni discontinuità porta in tempi lunghi a un cambiamento e il cambiamento che noi intendiamo innescare è proprio legato alla #genderequality.
La prossima grande trasformazione di cui l’Europa ha bisogno è l’attivazione del ruolo delle donne.
Occorre far accadere questo miracolo, progettando una nuova Europa che si basi su uguaglianza e sostenibilità, che sono estremamente intrecciati.
E noi faremo la nostra parte.