Laura Cima, Consigliera di Parità -Torino

da | Dic 3, 2010 | Interviste/Video

A Laura Cima, consigliera della parità di Torino , candidata alle prossime elezioni regionali del Piemonte, chiediamo quale è stato il suo percorso di donna, prima di arrivare ad avere un ruolo diretto in politica.

Sono nata a Torino dove mi sono laureata in Lettere e Filosofia, specializzazione sociologica con una tesi sui ruoli e la divisione del lavoro tra i sessi nella storia. Ho frequentato i primi anni a Trento partecipando al movimento degli studenti e al femminismo. La mia prima figlia è nata in quegli anni. Prima di potermi iscrivere all’università, ho dovuto lavorare per dieci anni nella ditta di mio padre, ho fatto l’indossatrice e ho accompagnato viaggi. Poi sono diventata insegnante di informatica nei corsi di Formazione Professionale.

Forse questa sua esperienza nei corsi di formazione l’ha sensibilizzata verso problematiche sociali?

L’occupazione per una settimana del Sant’Anna, la più grande clinica di maternità europea, da parte del movimento delle donne e l’autogestione dei consultori, iniziative che mi hanno vista in prima linea, sono state esperienze insostituibili che hanno cambiato la politica sanitaria.
L’elaborazione del nuovo diritto di famiglia a partire dall’affermazione del divorzio è stata possibile grazie al cambiamento profondo di potere e di ruolo della donna, maturato nei piccoli gruppi di autocoscienza e di pratica dell’inconscio.
Lì ho trovato la forza personale e collettiva di cambiare la mia vita e il mondo.

Lei ha attraversato dunque il periodo del femminismo e delle grandi battaglie delle donne?

Nel ’76 sono stata una delle organizzatrici della prima manifestazione di sole donne a Roma per rivendicare la libertà di aborto. In quel giorno iniziò il mio rapporto con donne e uomini di “Lotta Continua”, che crebbe fino al Congresso di Rimini, una delle esperienze più coinvolgenti della mia vita politica, dove, grazie ad una alleanza forte con gli operai, noi donne vincemmo, mettendo in discussione la centralità operaia e riportando i corpi e le nostre vite al centro della politica.

In effetti non si può parlare di femminismo senza parlare del movimento operaio e della fase politica di quel decennio che ha cambiato il modo di fare politica; anni duri. Come ha fatto a portare avanti il suo impegno e la famiglia?

Iniziavano gli anni di piombo che uccisero troppo presto le idee pacifiche di cambiamento. L’inizio degli anni ottanta mi vide partecipare convintamente al movimento antinucleare e fondare il partito dei Verdi Sole che ride. Nell’84 era nato il mio secondo figlio che manifestò a pochi mesi difficoltà respiratorie dovute all’inquinamento dell’aria. Anche per questo mi impegnai convintamente nella politica ecologista.

Quindi le difficoltà non hanno fatto altro che rafforzare il suo impegno?

Iniziai la mia esperienza istituzionale tre anni dopo, quando fui eletta deputata nella circoscrizione Torino-Novara-Vercelli nella X Legislatura, in una lista in cui donne e uomini erano pari. Vicepresidente e poi Presidente del Gruppo Parlamentare Verde a maggioranza femminile, con un direttivo di sole donne, partecipai alla Commissione Permanente Lavoro Pubblico e Privato e a quella Politiche Comunitarie. Partecipai con entusiasmo anche al rafforzamento dei Verdi a livello europeo.Nominata la prima volta nella Commissione per la Parità tra uomo e donna presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri all’inizio degli anni ’90 fui successivamente riconfermata con l’incarico di responsabile del Gruppo Istituzioni e RiformeDal 1993 sono stata Consigliere e Assessore al Comune di Moncalieri, con delega all’Ambiente, alla qualità della vita e ai tempi della città e, per due anni, con incarico di Vice-Sindaco. Eletta nel Consiglio Nazionale e nella Segreteria Regionale della Lega per le Autonomie Locali sono stata nominata nella Consulta delle elette del Piemonte con incarico specifico di coordinamento del lavoro rispetto alle donne amministratrici. Eletta deputata per la seconda volta a Torino Nord nel Collegio 5 come candidata dell’Ulivo alle elezioni politiche del maggio 2001 (XIV Legislatura), ho fatto parte della Commissione Esteri nell’Ufficio di Presidenza.

Negli ultimi anni lei ha fatto uno splendido lavoro sul territorio…

Nel 2001 sono stata nominata Consigliera di parità della provincia di Torino e riconfermata come ultimo atto del governo Berlusconi.

Quali saranno i suoi obiettivi se dovesse essere eletta?

Le mie battaglie per l’ambiente e l’affermazione dei diritti, a cominciare da quelli delle donne, le conoscete già. Sul mio volantino elettorale ho riassunto i nodi politici che oggi mi sembrano fondamentali e su cui mi sto già impegnando. Naturalmente restano fuori per ragione di spazio altri temi fondamentali come i diritti degli animali, il contrasto a tutte le violenze e le guerre,la difesa della nostra costituzione oggi in pericolo, il rafforzamento dell’Europa, la difesa della biodiversità, e tutti i temi che ho affrontato nella mia vita politica e istituzionale.

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