LOTTO MARZO SCIOPERO GLOBALE DELLE DONNE -IMOLA

da | Mar 7, 2019 | Appelli, Comunicati

Comunicato stampa

L’8 marzo in Italia e nel mondo è sciopero internazionale femminista organizzato da NiUnaMenos.
Anche a Imola molte donne aderiranno allo sciopero: appuntamento alle ore 14 presso il Centro Interculturale delle donne Trama di Terre (via Aldrovandi 31) . Di lì si partirà in corteo alle 17,30 per un prcorso lungo via Quaini, via Rivalta, via Mazzini, P.zza Gramsci, via XX Settembre, via Emilia, P.zza Caduti della Libertà con arrivo in Piazza Matteotti.

Se le nostre vite non valgono allora scioperiamo. Le ragioni dello sciopero.

NO ALLA VIOLENZA MASCHILE SULLE DONNE
106 femminicidi fino a novembre 2018; 8 nei primi due mesi del 2019: la violenza maschile sulle donne è un fenomeno strutturale del sistema sociale e culturale di questo Paese fondato su stereotipi sessisti. Occorre investire su prevenzione, sensibilizzazione e formazione. Servono immediate misure restrittive nei casi di maltrattamento. Troppo spesso le donne non vengono credute lasciando degenerare le situazioni fino alle estreme conseguenze. Inoltre la recente sentenza della Corte d’Appello di Bologna legittima il potere maschile sul corpo delle donne come oggetto di proprietà riconoscendo la gelosia come attenuante. Un pessimo messaggio.

Sì AL DIRITTO DI AUTODETERMINAZIONE DELLE DONNE
Le donne devono poter decidere della propria vita. L’attacco a più riprese alla L. 194 sull’aborto già in sofferenza per l’abuso di obiezione di coscienza, il tentativo di riaffermare un’idea tradizionale e naturale della famiglia per ritornare a un passato oscurantista fondato sul controllo del corpo delle donne e sul patriarcato, sono insidie a cui ci opponiamo con fermezza. Il ddl Pillon e il Congresso mondiale delle famiglie svolto a Verona ne sono un segnale concreto.

NO AL DECRETO SALVINI SULLA SICUREZZA
Attacca i diritti delle persone migranti, restringe i diritti di libertà e di espressione. Favorisce lo sfruttamento, il caporalato, il lavoro nero e la prostituzione. Da un lato si dice di voler combattere la povertà, dall’altro la si alimenta e la si criminalizza.

Sì A UN WELFARE FEMMINISTA E PUBBLICO E AL RICONOSCIMENTO DEL LAVORO DELLE DONNE
A parità di mansioni e di livello, le donne ricevono stipendi inferiori (in Italia – 17%); a parità di competenze hanno meno opportunità di carriera, spesso licenziate e penalizzate in caso di gravidanza. Il lavoro di cura è ancora totalmente sulle spalle delle donne, un carico aggravato dai tagli allo Stato sociale. Un lavoro gratuito e non riconosciuto senza il quale il sistema non è in grado di sopravvivere.

Scioperiamo insieme dal lavoro riproduttivo: per un giorno interno incrociamo le braccia. Non faremo la spesa, non lavoreremo a casa, non svolgeremo alcun lavoro di cura.
Invitiamo a indossare qualcosa di nero e di fucsia per mostrare l’ adesione allo sciopero. Appendiamo striscioni, nastri, stoffe (di colore viola, fucsia o rosso) alla finestra e rendiamo visibile una presenza quotidiana e faticosa di solito ignorata e considerata scontata.

Imola, 6 marzo 2019