Manifestazione nazionale contro la violenza alle donne, 24 novembre 2007

da | Mag 16, 2010 | Filosofando

Manifestazione nazionale contro la violenza alle donne, Roma, 24 novembre 2007 

Rassegna  stampa dei maggiori quotidiani:

Libero, 25 novembre
Le solite femministe: il corteo è mio e…, di Enrico Paoli
Le organizzatrici cacciano dalla manifestazione le donne di Forza Italia e le ministre. 

Il Tempo, 25 novembre
Le donne bocciano le ministre, di Laura Della Pasqua

Turco, Melandri e Pollastrini accolte con fischi e urla costrette ad abbandonare il palco. Le organizzatrici: “Qui non vi vogliamo”.

Cori contro la politica “Fiducia nello Stato non ne abbiamo” 

“Il valore positivo resta“, di Elisa Di salvatore

Intervista alla consigliera (di destra) di parità del governo Prodi: “Condanna a atti isolati”.Parla Isabella Rauti: “Le esclusioni sono state un controsenso”.

“Non si può combattere la violenza da sole, ma insieme agli uomini, per aiutarli a cambiare” 

Liberazione, 25 novembre
Ciao maschio, fatti da parte, di Lea meandri e Angela Azzaro

Partecipazione radicale, inaspettata, contro la famiglia. Un movimento che chiede la luna e la rivoluzione. 

Quelle contestazioni sono sacrosante, di Carla Cotti

Le manifestanti si riprendono la parola monopolizzata dalla femministe e occupano il palco (abusivo) de La7. 

150mila donne dicono “no” alla violenza, di Laura Educati

Associazioni, collettivi, centri antiviolenza, singole. Un corteo di protagoniste per dire basta al familismo di destra e di sinistra, ma anche alle politiche repressive. 

L’Unità, 25 novembre
150mila in corteo: basta violenza e paura, di Maria Zegarelli

A Roma contro i sorprusi degli uomini. Ci sono anche le ragazze rom: qui per ricordare Giovanna Reggiani. 

Fianco a fianco le giovani e le veterane femministe, di Adele Cambria

Contro la retorica sulla famiglia e le esitazioni sui Pacs,  slogan critici e aggressivi. 

Ma scoppia la contestazione alle ministre, di Maria Zegarelli

Pollastrini, Melandri e Turco bersagliate dalle organizzatrici per il piano-sicurezza. Rissa con la Prestigiacomo. 

Il bello e il brutto di quella piazza, di Chiara Valentini

Storie sempre più drammatiche d donne ammazzate perché lasciate senza aiuto. 

Il Manifesto, 25 novembre
Ministre fischiate dal corteo, di Daniela  Preziosi

Contestate Turco, meandri e Pollastrini. Assalto alla postazione tv: volete sol comparire. Prestigiacomo e Carfagna (Fi) cacciate. 

La rabbia delle donne invade le strade di Roma, di Eleonora Martini

Nella capitale sfilano centomila contro la violenza maschili: lesbiche militanti “separatiste” e coppie con compagno, immigrate e rom. Sotto accusa il pacchetto sicurezza del governo. 

Corriere della Sera, 25 novembre
Migliaia di donne antiviolenza. Via i maschi, politiche fischiate, di Alessandra Arachi

Tornano le femministe. Contestato il pacchetto sicurezza. In corte a Roma nonne e nipoti, arabe e rom. Solidarietà e momenti d tensione. 

La Prestigiacomo: noi tra urli e insulti, di Al.Ar.

Turco e Melandri: un danno per tutte; Carfagna: così si fomenta l’odio. 

Il Sole-24 Ore, 25 novembre
Un “genere”, troppa sofferenza, di Nicla vassallo

Gli spunti di alcuni saggi di biologia e filosofia per capire meglio origine e cause dei maltrattamenti femminili. 

In 100mila contro la violenza. Fischi a ministre e deputate, di Donatella Stasio”No alle norme nel pacchetto sicurezza”. Contestazioni bipartsian Melandri e turco costrette a lasciare il gazebo tv. Prestigiacomo e Carfagna (Fi) accusate di fascismo. Napoletano: presto legge. 

Il Messaggero, 25 novembre
Donne in piazza, contestate ministre e deputate, di  C.Tav.

Fischi a Turco, Melandri e Pollastrini, spintoni per le forziste Prestigiacomo e Cargana: chiamato il 113. 

Il femminismo diventa “separatismo”. E l’anti-politica si veste di rosa, di Rita di Giovacchino

Assaltata anche la postazione de La7 a Piazza Navona. 

Prestigiacomo, FI: chi mi ha aggredita deve pagare, di Claudia Terracina

“E’ un vetero comunismo, i giudici intervengano”. 

Turco: uno sbaglio di poche, la maggioranza era con noi, di C.Tar.

“Stefania? L’ho cercata, volevo marciare insieme a lei”.  

La Repubblica, 25 novembre
Donne, il corteo della rabbia ministre fischiate:”Andatavene“, di Marina Cavalieri

In 150mila contro la violenza a Roma. “Governo razzista”. Spira il vento dell’antipolitica. La prima a farne le spese è la Prestigiacomo. Slogan  duri e maschi poco graditi: . Le più radicali: “Basta passerelle”. 

“Prese in giro dal palazzo contestazioni sacrosante“, di Caterina Paolini,

La sinistra radicale, da Sansonetti alla Dominijanni

“Lo avevano detto: no a quelli del family day e del pacchetto sicurezza”. 

Melandri: “Poche, aggressive e cretine, un autogol escluderci dalla piazza“, di Alessandra Longo

“Fa rabbia che una minoranza di sciagurate guasti un’iniziativa così giusta”.

Il Riformista, 28 novembre

Cara Melandri, le donne non la pensano allo stesso modo, di Letizia Paolozzi

Il femminismo e il ceto politico femminile.

 

R2, La repubblica, 28 novembre

Le streghe son tornate. Internet è il loto terreno di battaglia, dalla rete sono partire per riprendersi la piazza. Ritratto delle nuove femministe, di Luce Irigasray

Le femministe che vengono dal web, di Simonetta Fiori

Hanno tra i venti e trent’anni, si organizzano sui siti e discutono nei blog. Ecco chi sono e per cosa lottano le giovani donne che sabato scorso hanno deciso di riprendersi la piazza.

 

Il Riformista, 27 novembre

Le donne imparino a fidarsi tra di loro e a fare rete, di Giovanna Melandri

Il ministro interviene sul corteo di sabato.

 

La Repubblica, 26 novembre

“Politica indifferente alle donne ma l’estremismo è uno sciupìo“, di Giovanna Casadio

Il ministro Pollastrini: “Difendo il pacchetto sicurezza, vorrei incontrare le contestarici”.

“Sono solidale con la Prestigiacomo, la Turco e la Melandri, sono sempre in prima fila sui diritti civili”.

 

Corriere della Sera, 26 novembre

Angelita, neofemminista che va pazza per la Carrà, di  Alessandra Arachi

“Mi piace la de Beauvoir, non i film pesanti”, “Le minisre? Non dovevano salire sul palco”