di Maria Giovanna Farina
Nella vita si devono compiere scelte, da quelle più semplici come svoltare a destra o a sinistra per raggiungere in modo più veloce e sicuro la nostra prossima destinazione, per giungere a quelle più complesse nel campo del lavoro, scolastico, etc. Esistono anche scelte fondamentali capaci di farci essere appagati e sereni o frustrati e delusi, queste sono le scelte legate ai sentimenti, a come gli altri ci trasmettono amore e dedizione e non solo per ciò che riguarda la vita di coppia.
È bello essere simpatici, trovare riscontro alle nostre battute, avere seguito e sentirsi permeati da un'aurea di successo come intrattenitori dei nostri amici, da quelli reali fino ai virtuali incontrati sui social.
Spesso però la condizioni di simpatici ad oltranza ci inserisce a forza nella gabbia dello zoo: diventiamo animali da nostra, buffoni da avanspettacolo, intrattenitori ad oltranza.
Tutto questo successo ci allontana da rapporti intensi con gli altri e dal profondo della nostra anima iniziamo a percepire il vuoto affettivo.
Siamo simpatici a tutti, ma chi ci ama davvero? La sindrome del clown si impadronisce di noi, mentre l'essere amati urla il suo desiderio di realizzazione.
Eccoci difronte alla scelta e la domanda si impone: Meglio essere amati da pochi o simpatici o tutti? A voi la risposta.