14.30-17.00
aula E, Palazzo Bò, Università di Padova – via VIII febbraio, Padova
per poter partecipare in presenza è necessaria la prenotazione al seguente link:
https://www.spgi.unipd.it/global-media-monitoring-project-202021
L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sul canale You Tube del
Centro Elena Cornaro per i saperi, le culture e le politiche di genere
I risultati della sesta edizione del Global Media Monitoring Project (GMMP) – il più ampio studio internazionale sulla rappresentazione di donne e uomini nel mondo dell’informazione – sono discussi a Padova, l’8 ottobre 2021.
Svoltosi nel settembre 2020, nel pieno della pandemia globale, il monitoraggio ha coinvolto 116 paesi del mondo e riguardato oltre 30.000 notizie riportate da stampa, radio, televisione e organi di informazione online. Uno sguardo sul mondo dell’informazione che mostra cosa, come e quanto sia cambiata l’informazione in una prospettiva di genere, dalla prima edizione, nel lontano 1995.
L’Italia ha partecipato al GMMP 2020 con 6 gruppi di monitors dalle Università di Calabria, Milano- Bicocca, Padova, Roma La Sapienza, Torino, Venezia Ca’ Foscari, e prodotto un Rapporto che offre uno strumento di riflessione e advocacy per mettere, ancora una volta, i riflettori su questioni vecchie e nuove che riguardano il mondo dell’informazione: diseguaglianza, discriminazione, sotto- rappresentazione e in/visibilità.
L’edizione 2020 ha, infatti, consentito di rilevare che in Italia le donne costituiscono a oggi il 26% dei ‘soggetti’ delle notizie; e sono relativamente meglio rappresentate in notizie relative a temi di Società e Giustizia, Crimine e Violenza, Politica e Governo rispetto ad altri ambiti. Permangono tendenze già individuate in edizioni precedenti: nella maggior parte dei casi le donne figurano come soggetti la cui occupazione non è identificata, mentre sono solo il 22% nella categoria più numerosa, quella dei politici. Rispetto al 2015 appaiono più spesso come ‘portavoce’ di partiti o altre realtà, ma la loro presenza come ‘esperte’ è calata in tutti i media. Questo risultato appare particolarmente problematico considerando l’importanza dell’expertise di scienziate/i, tecniche/i, accademiche/i, personale medico nell’informazione dell’ultimo anno e mezzo segnato dalla pandemia del Covid-19. Un dato, per altro, che pare caratterizzare il contesto italiano, discostandosi da quello europeo e da quello internazionale.
Questi sono solo alcuni degli elementi emersi dalle analisi del GMMP 2020: il seminario sarà occasione per approfondire diversi aspetti e le loro interconnessioni, anche in prospettiva comparata.
A discuterne con le coordinatrici sono invitate/i esponenti di diverse realtà che in Italia da anni sono impregnate/i per promuovere l’eguaglianza di genere nei media italiani, l’eliminazione di stereotipi nei contenuti dei media, e gli ostacoli ad una corretta e consapevole rappresentazione e partecipazione di donne e uomini nell’informazione che racconta il mondo.
Il Report Globale (116 paesi), quello Europeo (32 paesi) e il Report Italiano sono disponibili sul sito del progetto: https://whomakesthenews.org/gmmp-2020-final-reports/
Programma
14.30
Saluti di apertura
Annalisa Oboe, Direttrice, Centro Elena Cornaro per i saperi, le culture e le politiche di genere
dell’Università di Padova
14.45 – 15.30
I parte – Global Media Monitoring Project 2020/21
GMMP: Il contesto internazionale – Claudia Padovani, Università di Padova
GMMP: Il contesto italiano – Monia Azzalini, Osservatorio di Pavia e Università Cà Foscari di Venezia
15.30 – 16.30
II parte – L’impegno per l’eguaglianza di genere nei media in Italia
Adriana Lotti, Servizio Economico e Statistico, AGCOM Luisella Seveso, Consiglio Nazionale Ordine dei Giornalisti Mimma Calligaris, CPO, Federazione Stampa Nazionale Italiana Monica Andolfatto, Segretaria, Sindacato Giornalisti Veneto Silvia Garambois, Presidente, GiULiA Giornaliste
Donatella Martini, DonneInQuota
16.30 – 17.00
Discussione
The media have acquired a power to shape political, social, and cultural norms and beliefs out of all proportion to their function as bearers of information. It is a power that the communication rights movement – of which the Global Media Monitoring Project is part – intends to hold to account … Studying how women and men are represented in the news is important because often what people see is what they believe. And when it comes to gender, rectifying the mistaken assumptions caused by discrimination, misogyny, and patriarchal beliefs can only be done through a clearsighted reappraisal and revision of news policies and practices (P. Lee in GMMP 2020 Global Report: 6)