Tra sacro e profano

da | Apr 9, 2023 | L'impertinente

Oggi giornata di Pasqua. Ci avviamo alla fine. Con quello di sacro e profano che comporta questo giorno: la celebrazione della Risurrezione di Gesù Cristo, l’inno ai buoni sentimenti, alla pace, alla salvezza dal male e dal peccato originale. Che l’umanità ricorda con preghiere e testimonianze di fede ma anche con abbuffate,  vacanze e un inutile massacro di agnelli.
E’ anche un giorno di primavera, sia che la Pasqua sia bassa o alta nel calendario, dipende dalla luna.

Dopo avere seguito la messa e ascoltato la rassegna stampa di Radio Radicale (ce l’ho per vizio),  preparato il pranzo, nel pomeriggio ho deciso di dedicare il restante tempo a coltivare altri interessi. Preso in mano i libri di oggi,  “La settima stanza del Cardinale. L’eredità di Carlo Maria Martini”, una buona lettura per tutti e “De senectute – De amicitia” di Cicerone (letto e riletto), idem,  ho avuto l’idea di ritagliarmi qualche minuto ad aprire un sito d’informazione varia che ormai è entrato nelle abitudini giornaliere di molti: “Dago Spia”.
E se su Radio Radicale  le informazioni vertono sulla politica italiana ed estera, su quest’altro  sito si apre ogni volta “l’universo umano” nelle sue varie sfaccettature.
Ebbene, forse per colpa della Pasqua, la lettura di oggi mi ha indotto a riflettere.

Casi di violenza cittadina o di genere, poco importa.
L’inettitudine e le dichiarazioni inconsistenti di questo o quel politico, consuetudine.
Gli sproloqui di questo o quell’altro imprenditore e affini, ridicoli.
Rissa per appropriarsi di una surf, ma se non si hanno  altre aspirazioni…
La Madonnina di Trevignano che piange, forse no, forse è sangue di maiale, forse una truffa per raccogliere soldi, forse è una bufala, anzi lo è.
I soliti in vacanza e quindi Fedez e moglie o meglio Ferragni e marito, sono in vacanza a Dubai, altri, noi, in camporella.

Oggi, come ieri, come forse domani, queste notizie sono il gossip di questo sito. Che dietro la cattiveria, l’ironia, la critica, la verità, racconta tanto d’Italia e di  Mondo.
Ma oggi, per la verità non la prima volta, quello che più ha messo in crisi il mio approccio con Cicerone e il Cardinal Martini, è stata la notizia dettagliata di uno scontro tra donne.
Donne, forse. Due ragazze. Una volta sarebbero state considerate bambine.
15 anni o poco più. Scontri di corna, gelosie, ricerca di visibilità.

Ripeto 15 anni. Una, figlia di un notissimo calciatore e di una show girl (Chanel e anche il nome fa la sua parte) Totti, forse conosciuta per riflesso, e l’altra, una certa Martina De Vivo che mi domando chi sia,  non famosa per il cognome che porta ma che apprendo essere una tiktoker.

E qui sprofondo nel confronto con la mia inadeguatezza ai tempi, alla mia ignoranza gossippara, alla mia differenza generazionale. Anche se di storie di corna e di competizione ne è colma la vita degli individui, delle coppie.  Sentimenti sventurati che sono stati tenuti nei confini che spettano loro, storie personali e non pubbliche.

In questo caso al contrario ci informano, per prima le dirette interessate, che entrambe hanno goduto del privilegio di essere amate, di essere amanti, di condividere la propri intimità con lo stesso uomo. Che contemporaneamente è il padre del figlio di una delle due. Che l’ha cacciato via di casa in questo elegante modo:
“Neghiamo fino alla morte pure se c’è la chiamata? Non te meriti neanche più di parlare, sarebbe inutile perché fai solo schifo e l’importante è che io non voglio più avere a che fare niente con te. Prendi le tue cose e vattene via», dice la cornuta, alla quale il “conteso” chiede pubblicamente scusa ed invoca il perdono: «Tu hai perfettamente ragione in tutto, io non riesco a stare senza di te ma dall’altra parte ti meriti tutta la serenità». Non vado oltre.

E state serene!
Sappiamo che per diventare influencer (ovvero trasmettere per influenzare) bisogna cercare attenzione e consenso. Ma se si vuole affermare di esistere solo con l’uso della propria immagine o col rendere pubblici i propri comportamenti (c’è ormai un lungo elenco di siti e programmi tv che fanno questo di mestiere) vuole dire esattamente l’esatto contrario. Ma lo so, la  mia è una visione antiquata.
Eppure resto ogni volta sconcertata dalla raffinatezza del linguaggio, delle immagini, per lo più nude, provocanti, spesso gravide,  ammiccanti con labbra ad imitazione di Jessica Rabbitt.

Bene. Mi sono sfogata.
Mi accompagnano infine e per fortuna le parole di Cicerone:
”In realtà per uno che viva sempre in mezzo a siffatte occupazioni, a siffatti lavori, non è facile accorgersi della vecchiezza che ti cala addosso di soppiatto: la vita invecchia a poco  a poco e non c’è mai una rottura improvvisa; c’è un lungo spegnersi nel tempo”.
Auguri ragazze!