Nel 1905 Freud pubblica Il motto di spirito, lì sostiene quanto la filosofia si sia occupata scarsamente del ridere. Così analizza varie tipologie di battute spiritose e giunge alla conclusione che tali battute sono utili per ottenere piacere. Nella nostra quotidianità possiamo scovare almeno tre situazioni in cui si fanno spesso battute spiritose:
Quando si vuole scivolare da situazioni imbarazzanti. A questo proposito c’è una barzelletta di Freud davvero significativa che provo a riassumere. C’è un ricco caduto in disgrazia che chiede un prestito di denaro ad un amico facoltoso. I due si ritrovano al ristorante e il ricco rimprovera l’amico dicendo di non avergli prestato i soldi per mangiare salmone e maionese. L’accusato risponde: “Non capisco, se non ho denari non posso mangiare salmone e maionese, se ho denari non devo mangiare salmone e maionese. Allora quando riuscirò a mangiare salmone e maionese?” L'ironia è stata determinante per far cadere l'impaccio.
Per dimenticare momentaneamente il dolore. Pensiamo all'importanza della medicina del sorriso, dove i medici si vestono da clown per risollevare i piccoli pazienti e aiutare la loro guarigione.
Per scoprire ciò che è nascosto. Quanto fanno ridere i doppi sensi riferiti al sesso? Questo genere di battute è utile per giungere ad un argomento che ancora può creare imbarazzo, ironizzando si rompe il ghiaccio e si entra nel discorso superando la vergogna. Al contrario le battute troppo pesanti sul sesso creano inibizioni.
Le battute di spirito rendono più acuta l’intelligenza, fanno pensare in modo critico la realtà per cui è bene incoraggiare questa modalità comunicativa fin dall’infanzia. E poi più si è in sintonia con l’altro e più si ride!
Maria Giovanna Farina © Riproduzione riservata