Stato di Famiglia – Le donne maltrattate di fronte alle istituzioni, di Daniela Danna
Materiali, EDIESSE Editore
Il 25 novembre ricorre
In Italia, in particolare, si sono mossi i Centri antiviolenza e le Case delle donne maltrattate, dando seguito a quella raccomandazione già dal 2005. Molte sono state da allora le iniziative che sono andate avanti sul piano della sensibilizzazione ma anche sul piano legislativo; ciononostante la violenza contro le donne ha continuato e continua ad essere perpetrata da individui di ogni ceto ed ogni etnia. In particolare è emerso che questa violenza si compie in particolare all’interno delle mura domestiche e che le vittime ed i carnefici sono da ricercarsi proprio fra coloro che dovrebbero rappresentare i nuclei sociali di riferimento.
Nell’intelligente saggio di Daniela Danna “Stato di Famiglia”, pubblicato per la collana Materiali dalla Casa editrice Ediesse, si mette in evidenza esattamente questa realtà, oltre le responsabilità della legislazione, cattiva o carente? Insufficiente o inapplicata? E di coloro che la devono far rispettare ovvero le istituzioni; non ultime, anche se vittime le donne.
Attraverso un grande numero di interviste infatti, viene fuori da un lato la violenza subita e dall’altro l’omertà perseguita.
E’ interessante, attraverso il percorso che l’autrice ha voluto seguire, dividendo il suo lavoro in capitoli ben definiti, comprendere le motivazioni comportamentali di ognuna/o per ricavarne materiale di studio e soprattutto di ragionamento.
Dalle leggi dello Stato italiano che non sembrano proteggere sufficientemente le donne dai maltrattamenti, dagli stupri, dalla violenza psicologica ed economica, a coloro che tali leggi devono applicare questo libro racconta che cosa succede quando una donna decide di tirarsi fuori da una situazione di maltrattamenti da parte del partner. Come le figure centrali di questa lotta contro la violenza, i poliziotti e i carabinieri, i giudici dei vari tribunali, gli assistenti sociali si muovono in questo difficile passaggio.
Infine, si è detto, ma non ultime per protagonismo, le voci delle intervistate che tracciano un quadro preoccupante di carenza degli interventi istituzionali.
” Attraverso i racconti di chi vive o ha vissuto la violenza nella sua vita quotidiana, tutti i problemi sono messi in luce, accanto a molti esempi di interventi positivi: se ne traggono suggerimenti pratici per tutti coloro che se ne devono e vogliono occupare. Le intervistate compongono un cahier des doleances che chiede ascolto presso l’opinione pubblica e presso i politici, perché controllino che le Leggi vengano effettivamente applicate, modificando la cultura che giustifica le violenze contro le donne perpetuando il delitto assoluto del pater familias tra le mura domestiche.”
Daniela Danna, ricercatrice presso il Dipartimento di Studi Sociali della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Milano, ha realizzato un lavoro meticoloso, una quantità d’interviste a donne maltrattate, fornendo soprattutto materiali di ragionamento che fanno riflettere i lettori/lettrici, ma soprattutto coloro che di tale materia dovranno, purtroppo ancora occuparsene.
Dols, Novembre 2009