Christine Lagarde, primo direttore donna dell’FMI nella storia. Beffa del destino?
Il FMI, Fondo Monetario Internazionale, è’ la banca che amministra i prestiti e gestisce i salvataggi delle nazioni del mondo. Prese l’avvio nel 1945, con l’accordo stipulato fra 45 Stati che condividevano l’obiettivo della cooperazione economica al fine di evitare il ripetersi di crisi finanziarie strutturali come quella che generò la Grande Depressione degli anni’30.
La missione di questo organismo è quella di promuovere la cooperazione monetaria a livello internazionale, favorire una crescita equilibrata del commercio mondiale, sostenere la stabilità nelle operazioni di scambio, assistere i Paesi nella definizione dei sistemi multilaterali di pagamento e fornire la propria assistenza tecnica e professionale agli Stati membri in difficoltà finanziaria.
In termini più concreti esso deve vigilare, visionare e regolare le politiche nazionali fiscali, monetarie, dei sistemi bancari, finanziari e dei tassi di cambio; offrire sostegno alle politiche economiche/finanziare per lo sviluppo.
Ancora, l’operato del FMI, esercita una promozione relativamente alle azioni finalizzate alla riduzione della povertà, realizzate sia in forma indipendente, che attraverso la collaborazione con altri Organismi internazionali, prima fra tutti la Banca Mondiale; in particolare, nei Paesi più poveri, gli interventi di sostegno alle economie nazionali sono determinati sulla base di documenti strategici elaborati dalle autorità politiche.
Il FMI è stato guidato, nel tempo, da 11 direttori: l’ultimo e più noto è stato Dominique Strauss-Kahn, arrestato un mese fa a New York per avere violentato una cameriera dell’albergo in cui soggiornava; una vicenda che ha danneggiato non poco l’immagine stessa di questa istituzione.
Di questa storia sono state riempite pagine di giornali e su di essa è inutile tornarci se non per esprimere con vivo compiacimento, la sua sostituzione con una donna ( prima direttrice del FMI che sostituisce un violentatore, come una beffa del destino), quasi un avvenimento storico ma anche un’affermazione di genere.
Chi è dunque questa donna che andrà a gestire tanto potere per i prossimi 5 anni?
Si chiama Christine Lagarde e di lei avevamo già sentito parlare.
Ha 55 anni, sposata con due figli. Ha fatto parte della squadra nazionale di nuoto sincronizzato, e qualcuno che la conosce racconta che ” viaggia sempre con un costume da bagno nella borsa e pratica yoga tutte le mattine” .
La Lagarde, francese che ha studiato Giurisprudenza e Scienze Politiche e ha completato la sua formazione negli Stati Uniti, ha iniziato la sua carriera come avvocato d’affari ed è stata determinante nel governo di Nicolas Sarkozy. E’ l’attuale Ministro dell’Economia, dell’Industria e dell’Impiego in Francia.
Nel 2005 fu nominata Ministro delegato al Commercio Estero nel governo Dominique de Villepin. In seguito fu Ministro dell’Agricoltura e della Pesca nel governo Fillon I e infine Ministro dell’Economia, dell’Industria e dell’Impiego nel governo Fillon II. Nel 2009, il Financial Times l’ha definita il miglior ministro delle Finanze della zona euro.
La sua nomina arriva in un momento delicato, con la crisi del debito in Europa. E non è un caso che nella prima intervista rilasciata a Tf1 poco dopo l’elezione, la Lagarde abbia rivolto le sue prime parole alla Grecia, che attraversa un momento economico assai drammatico per l’Eurozona: “L’opposizione deve sostenere il governo. La Grecia deve fare tutto il possibile per restare in Eurolandia”; Tutti i creditori devono venire al capezzale della Grecia, ma la Grecia deve anche essere responsabile e tenere d’occhio le proprie finanze, soprattutto nei punti più vulnerabili”.
Ha dichiarato: «Sono onorata della fiducia che il Board ha riposto in me» e confermato la volontà di riformare il FMI affinché sia un organismo sempre «più efficace, efficiente e legittimo” che “deve puntare a una crescita più forte e sostenibile, alla stabilità macroeconomica e a un futuro migliore per tutti».
Dichiarazioni di chi si avvia ad una gestione di potere immenso, economicamente e politicamente, una responsabilità da cui si esce con onore o disonore internazionale. Una scommessa per una donna che sicuramente avvertirà su di sé gli occhi di tutti, comprese le donne del mondo.
E da donne, ci è piaciuto il suo semplice intervento su Twitter, uno strumento democratico e alla portata di ognuna/o; ma le donne non hanno mai avuto dubbi che rivestire incarichi importanti significhi necessariamente perdere la semplicità e la normalità dell’essere, del vivere e del comunicare.
Dols, luglio 2011
Una donna al potere di Marta Ajò
Christine Lagarde, primo direttore donna dell’FMI nella storia. Beffa del destino?
Il FMI, Fondo Monetario Internazionale, è’ la banca che amministra i prestiti e gestisce i salvataggi delle nazioni del mondo.
Prese l’avvio nel 1945, con l’accordo stipulato fra 45 Stati che condividevano l’obiettivo della cooperazione economica al fine di evitare il ripetersi di crisi finanziarie strutturali come quella che generò la Grande Depressione degli anni’30.
La missione di questo organismo è quella di promuovere la cooperazione monetaria a livello internazionale, favorire una crescita equilibrata del commercio mondiale, sostenere la stabilità nelle operazioni di scambio, assistere i Paesi nella definizione dei sistemi multilaterali di pagamento e fornire la propria assistenza tecnica e professionale agli Stati membri in difficoltà finanziaria.
In termini più concreti esso deve vigilare, visionare e regolare le politiche nazionali fiscali, monetarie, dei sistemi bancari, finanziari e dei tassi di cambio; offrire sostegno alle politiche economiche/finanziare per lo sviluppo.
Ancora, l’operato del FMI, esercita una promozione relativamente alle azioni finalizzate alla riduzione della povertà, realizzate sia in forma indipendente, che attraverso la collaborazione con altri Organismi internazionali, prima fra tutti la Banca Mondiale; in particolare, nei Paesi più poveri, gli interventi di sostegno alle economie nazionali sono determinati sulla base di documenti strategici elaborati dalle autorità politiche.
Il FMI è stato guidato, nel tempo, da 11 direttori: l’ultimo e più noto è stato Dominique Strauss-Kahn, arrestato un mese fa a New York per avere violentato una cameriera dell’albergo in cui soggiornava; una vicenda che ha danneggiato non poco l’immagine stessa di questa istituzione.
Di questa storia sono state riempite pagine di giornali e su di essa è inutile tornarci se non per esprimere con vivo compiacimento, la sua sostituzione con una donna ( prima direttrice del FMI che sostituisce un violentatore, come una beffa del destino), quasi un avvenimento storico ma anche un’affermazione di genere.
Chi è dunque questa donna che andrà a gestire tanto potere per i prossimi 5 anni?
Si chiama Christine Lagarde e di lei avevamo già sentito parlare..
Ha 55 anni, sposata con due figli. Ha fatto parte della squadra nazionale di nuoto sincronizzato, e qualcuno che la conosce racconta che ” viaggia sempre con un costume da bagno nella borsa e pratica yoga tutte le mattine”
La Lagarde, francese che ha studiato Giurisprudenza e Scienze Politiche e ha completato la sua formazione negli Stati Uniti, ha iniziato la sua carriera come avvocato d’affari ed è stata determinante nel governo di Nicolas Sarkozy. E’ l’attuale Ministro dell’Economia, dell’Industria e dell’Impiego in Francia.
Nel 2005 fu nominata Ministro delegato al Commercio Estero nel governo Dominique de Villepin. In seguito fu Ministro dell’Agricoltura e della Pesca nel governo Fillon I e infine Ministro dell’Economia, dell’Industria e dell’Impiego nel governo Fillon II.
Nel 2009, il Financial Times l’ha definita il miglior ministro delle Finanze della zona euro.
La sua nomina arriva in un momento delicato, con la crisi del debito in Europa. E non è un caso che nella prima intervista rilasciata a Tf1 poco dopo l’elezione, la Lagarde abbia rivolto le sue prime parole alla Grecia, che attraversa un momento economico assai drammatico per l’Eurozona: “L’opposizione deve sostenere il governo. La Grecia deve fare tutto il possibile per restare in Eurolandia”; Tutti i creditori devono venire al capezzale della Grecia, ma la Grecia deve anche essere responsabile e tenere d’occhio le proprie finanze, soprattutto nei punti più vulnerabili”.
Ha dichiarato: «Sono onorata della fiducia che il Board ha riposto in me» e confermato la volontà di riformare il FMI affinché sia un organismo sempre «più efficace, efficiente e legittimo” che “deve puntare a una crescita più forte e sostenibile, alla stabilità macroeconomica e a un futuro migliore per tutti».
Dichiarazioni di chi si avvia ad una gestione di potere immenso, economicamente e politicamente, una responsabilità da cui si esce con onore o disonore internazionale. Una scommessa per una donna che sicuramente avvertirà su di sé gli occhi di tutti, comprese le donne del mondo.
E da donne, ci è piaciuto il suo semplice intervento su Twitter, uno strumento democratico e alla portata di ognuna/o; ma le donne non hanno mai avuto dubbi che rivestire incarichi importanti significhi necessariamente perdere la semplicità e la normalità dell’essere, del vivere e del comunicare.