Per tutte le donne che hanno passato questi ultimi anni a combattere contro la pandemia e le sue conseguenze, personali, lavorative, familiari, quelle che hanno poi dovuto riorganizzarsi e riorganizzare il sistema vita-famiglia adeguandosi a regole, orari ecc., per tutte loro e le altre che vivono in questo periodo giorni faticosissimi per un clima impazzito, per viabilità senza regole, per trasporti e servizi inadeguati, mancante smaltimento di rifiuti, caro vita ecc. ecc.
Ecco per tutte sarebbe arrivato il momento per pensare e programmare una vacanza.
Il condizionale, nella vita delle donne, ci azzecca sempre visto che qualsiasi imprevisto ricade su di loro. Ma incrociamo le dita e pensiamo, sogniamo di andare in vacanza.
Dove? basta affidarsi alle riviste che si rivolgono proprio alle donne, cosiddette “riviste femminili”. Anche se a volte ci si sente così lontane dai loro contenuti, dalle donne che fotografano, dalla moda che propongono.
Ma parliamo di vacanze. E prendiamo una delle tante riviste (perché tutte più o meno si somigliano) per affidarci ai suoi consigli.
Perché proprio in copertina, con una splendida immagine marina, il titolo è confortante.
Ci ricorda che noi (come Paese mica come singole persone) siamo privilegiate. Perché possediamo (si e per un attimo pensiamo che sia roba nostra) chilometri di sabbia bianca (ma anche rosa e nera) o rocciose ma in mezzo al verde di pini e flora mediterranea (mica le spiagge con 6 file di ombrelloni), spiagge grandi, anzi immense ma anche piccoline con calette (basta arrivarci col gommone o il motoscafo) e se nella vostra vita tumultuosa,vi fossero sfuggite (perché tra i tanti difetti le donne sono anche distratte) ce ne consigliano alcune da scoprire o riscoprire.
E quando mai ci siamo arrese davanti all’impossibile e alla fatica? La guerriera che è in ognuna di noi è teoricamente già in marcia.
Scorrono le meraviglie di Sardegna, Sicilia,Calabria, Campania, Basilicata, Puglia, Liguria, Toscana, Marche e certo, sappiamo, l’elenco è ancora lungo.
Peccato che i suggerimenti di alberghi, ristoranti, B&B, altro, siano particolarmente costosi. E mondani. O elitariamente isolati. Tutto lascia pensare a un portafoglio ricco, un guardaroba di prestigio.
Allora ci viene offerta l’alternativa. Affittare una casa.
Ma non una di quelle a cui siamo abituate, dove abbiamo continuato a cucinare, pulire, lavare, fare spesa ecc. nossignore.
Una antica tenuta in Maremma con cameriere bordo piscina, o piuttosto una villa sul mare della Costa Smeralda, dove la servitù c’è, puoi starne certa, anche se non si vede.
La rivista è intelligente, mica la guidano degli sprovveduti.
Ci avvertono che queste dimore hanno degli standard elevati ma, per un attimo tratteniamo il respiro e i sogni ricominciano a volare alto, è possibile andarci lo stesso.
Come? Basta dividere la cifra con amici o familiari .
D’altra parte cosa volere di più di una location prestigiosa su vari piani, tante stanze, bagni, zone relax dove stare.
Viene, malignamente?, da pensare alla convivenza con bambini, anziani, amici rumorosi, ammucchiate bordo piscina, alla gestione di organizzazioni e abitudini diverse da intrecciare fra loro.
A questo punto le pagine dei consigli per le vacanze sono finite e se vi sembra che non ci sia quello che potete permettervi sono solo problemi vostri e potete sempre rimettervi a cercare sul web le offerte, i last minute, le disdette. Non troverete quello che sognate ma il web è vasto, magari a volte truffaldino, ma offre la libertà di perdere o azzeccare la fortuna.