di Isa Maggi
Ci apprestiamo a vivere un 25 Aprile insolito e diverso perché per la rima volta nella storia del nostro Paese saremo a ricordare una giornata importante da casa, senza cortei, senza manifestazioni e dibatti pubblici. E? un giorno importante, il giorno della Resistenza, il racconto di una grande storia collettiva che ha visto il
coinvolgimento di donne e uomini che hanno sacrificato la loro vita per la difesa della democrazia e per la conquista della libertà. Una data che ricorda le radici e l?identità stessa della nostra Costituzione, che ricorda un momento atteso che è stato di orgoglio, di gioia, di fine di detenzioni ingiuste e orribili, di paure, un
momento di Liberazione e di libertà fisica riconquistata, di libertà di territori occupati. Una data che oggi più di ieri invita ad una profonda riflessone sul futuro che abbiamo avanti, un futuro che va tutto ri-costruito, un futuro di riscatto che è determinazione a fare!
Un fare che deve guidare ad un nuovo cammino, di strade da abbandonare, di una presa in carico di ciò che non è da rifare. Perché nulla sarà come prima! E' il momento per ripensare ad un nuovo agire collettivo e individuale, è il momento per dare vita ad un nuovo corso
al nostro presente per la costruzione di un futuro migliore.
Nel giorno del 75° anniversario della Liberazione non possiamo non ricordare, oggi più di ieri, la grande partecipazione delle donne in questo grande momento di conquista e di Resistenza, una partecipazione a lungo taciuta ma dai numeri eloquenti. Il ruolo delle donne è stato fondamentale. Hanno lasciato le loro case, i focolari, i doveri materni ed hanno imbracciato le armi unendosi alla lotta partigiana.
Hanno partecipato da protagoniste alla lotta armata, hanno fatto le staffette e si sono prese cura dei feriti, hanno dato rifugio ai partigiani, hanno raccolto armi, cibo e vestiti. Eppure delle donne partigiane si è parlato troppo poco rispetto al racconto degli uomini valorosi e delle gesta da loro compiute. Sono state sempre un passo
indietro nonostante abbiano presero parte a una lotta che andava ben oltre la liberazione dal nazifascismo e che segnò un momento decisivo nel loro percorso di emancipazione. Sono state tante le donne arrestate, condannate e torturate, giustiziate e uccise in combattimento, tante le donne deportate, fucilate e cadute. Per tutte quelle donne dobbiamo unire le nostre voci, le nostre forze per lottare contro ogni forma di discriminazione, dobbiamo avere il coraggio di opporci a chi ancori oggi, nella fase dell?emergenza, vuole tenerci fuori dal processo di riscatto e di ri-costruzione del nostro futuro, dobbiamo batterci affinché i diritti e le libertà
conquistate non vengano spazzate via, dobbiamo unirci perché anche stavolta la Storia la vogliono scrivere gli uomini. Facciamo in modo che la ripartenza sia uguale per tutte e tutti.
Questa è la nostra scommessa per il futuro che verrà!