8 marzo: unità e organizzazione delle operaie!

da | Mar 6, 2023 | Comunicati

Comunicato Stampa

Siamo le operaie di quello che chiamano appalto Mpm. Siamo in realtà operaie della fabbrica e la nostra lotta è per tutte, per tutti i posti di lavoro, perché domani nessuna possa sentirsi dire ‘tu non centri vai via, sei dell’appalto, sei dell’agenzia’… Hanno cominciato con un appalto firmato da sindacati amici dell’azienda (Uil e Cgil) senza garanzie per noi; Beretta così si è presa le linee 4 e 5, il controllo isole, ci tolgono il nostro lavoro, e ora ci obbligano a molte giornate di riposo perdendo salario e mettendo a rischio il posto al Salumificio.

NON STIAMO IN SILENZIO A SUBIRE, LOTTIAMO E CI RIBELLIAMO

PER I NOSTRI DIRITTI.

BASTA GIORNATE DI RIPOSO OBBLIGATORIO

LE LINEE 4 e 5 e CONTROLLO ISOLE DEVONO TORNARE ALL’APPALTO

Unità e organizzazione delle operaie della fabbrica!

Perchè BERETTA NON RISPARMIA NESSUNA, oggi tocca all’imballo domani agli altri reparti. Le condizioni sono SIMILI PER TUTTE LE OPERAIE DELLA FABBRICA, precarietà, salute, e posto di lavoro a rischio quando i dolori non ti fanno più stare al passo con la velocità delle linee. Per i padroni VIVA LA MAMMA CHE SPENDE, LA MAMMA CHE FA L’OPERAIA IN FABBRICA DEVE ARRANGIARSI, FIN QUANDO PUÒ, POI LA SI CAMBIA, giocano con i nostri bisogni perché abbiamo una famiglia a casa…NOI CI SIAMO RIBELLATE, perché una alternativa c’è, ED È UNA ALTERNATIVA PER TUTTE.

 

8 marzo: unità e organizzazione delle operaie!

L’8 Marzo a livello nazionale è sciopero delle donne, delle operaie e lavoratrici, dalle fabbriche in tutti i posti di lavoro dove sono organizzate, indetto dallo Slai Cobas sc con altri sindacati di base (questa la convocazione al ministero http://cobasperilsindacatodiclasse.blogspot.com/2023/03/2-marzo-sciopero-dell8-marzo.html)

Una giornata di lotta necessaria perche come lavoratrici non ce la facciamo piu’ per i carichi di lavoro, le pesanti condizioni sul lavoro, le discriminazioni che

subiamo, la precarieta’ del lavoro con cassintegrazione a rischio esuberi e licenziamenti; le qualifiche più basse, le mansioni meno professionali, il lavoro meno sicuro negli appalti… una pesantezza di vita che fuori dal lavoro, entra nelle nostre case e famiglie. (le operaie raccontano le difficoltà di gestire i figli, a chi lasciarli? Ma da Mirafiori e dalle altre fabbriche ex Fiat, fino alla Beretta, le operaie denunciano che per piegarle, vengono usati i cambi turno, i cambi di orario all’ultimo minuto, facendo leva sul sistema di cura che hanno sulle spalle.

Ma l’individualismo non aiuta, fa aumentare la paura, i sindacati confederali non fanno niente, anzi firmano accordi sempre a favore delle aziende e basta… e intanto tutto è aumentato e le spese non finiscono mai….)

Serve una sfida, una rottura, contro i padroni e il nero governo della Meloni, che vuole far diventare normale il moderno medioevo per la maggioranza delle donne; dalle lotte immediate ai ‘bi/sogni’ della maggioranza delle donne/lavoratrici, per cui

TUTTA UNA VITA DA CAMBIARE A PARTIRE DALLA

FABBRICA

PER LO SCIOPERO DELLE DONNE DELL’8 MARZO, FACCIAMO

UNA GIORNATA DI UNITÀ E LOTTA, DI TUTTE LE OPERAIE DELLA

BERETTA.