Segnaliamo questo articolo pubblicato il 17/04/2025 sulla rivista WIRED (ndr)
L’Istituto superiore di sanità (Iss) ha pubblicato i dati relativi all’aborto in Italia. O meglio: ha creato una landing page dalla quale si può accedere alle pagine delle singole regioni, nelle quali è presente una tabella con alcuni dati. Ovvero nome dell’ospedale e indirizzo, interruzioni volontarie di gravidanza (Igv) praticate nel 2023, percentuale di quelle effettuate in forma farmacologica e distribuzione percentuale della settimana di gravidanza alla quale quest’ultima è stata interrotta.
Non ci sono informazioni rispetto al numero di medici e infermieri obiettori di coscienza, il che significa che questi dati non dicono quanto sia più o meno semplice per una donna accedere alla procedura. Ma intanto c’è un elenco di 347 tra ospedali pubblici, consultori e cliniche private nelle quali è possibile abortire.
Cosa dicono i dati
I dati dicono che sono 65.493 le gravidanze interrotte in Italia nel corso del 2023. Se consideriamo che nello stesso anno i bambini nati sono stati 379.890, questo significa che il 14,7% delle gravidanze sono state interrotte. Nel 58,4% dei casi le procedure di aborto in Italia sono state condotte in forma farmacologica. Ci sono realtà, come l’Ospedale Maggiore di Bologna, dove questa soluzione è stata utilizzata nel 99,8% dei casi. Ma ci sono almeno 45 strutture nelle quali quella chirurgica resta l’unica soluzione.