Negli ultimi anni il mondo della moda ha visto in incremento considerevole di modelle originarie del Sud Sudan, oggi tra le più richieste da marchi prestigiosi come Givenchy, Dior e Armani. Tra le più affermate ci sono Alek Wek, Anok Yai e Adut Akech, ormai top model di successo, ma nuove stelle emergenti come Arop Akol e Akur Goi illuminano le principali passerelle di tutto il mondo.
Bellezza, pelle scura e perfetta, altezza e tanta grinta e determinazione: sono le caratteristiche delle modelle sud sudanesi, sempre più richieste dall’industria della moda, riporta Bbc. Nate in Sud Sudan – giovane stato nato solo nel 2011 e considerato tra i più poveri al mondo, dilaniato da una sanguinosa guerra civile tra il 2013 al febbraio 2020 – molte di loro hanno sognato la moda fin da piccole, quando ancora tutto sembrava incerto e irraggiungibile.
La loro popolarità è in crescita e in molti si chiedono come mai: la ragione principale aldilà dell’estetica, secondo la modella sud sudanese Akur Goi, risiede nella loro resilienza, tratto che aggiunge loro una luce speciale. Goi è fuggita dal Paese dopo il 2011 e si è rifugiata in Uganda con la sua famiglia, come altre migliaia di sud sudanesi costretti a scappare dopo lo scoppio della guerra civile che ha provocato la morte di 400.000 persone e 2,5 milioni di sfollati. Il suo sogno di diventare una modella si è realizzato l’anno scorso dopo essere stata scoperta da un’agenzia su Facebook.
Come loro altre giovani promettenti stelle sud sudanesi stanno muovendo i primi passi. Secondo Models.com nella liste delle 50 che otterranno più successo, il 20 per cento di loro provengono dal più giovane stato africano.
La “capostipite” delle modelle sud sudanesi è Alek Wek (foto di apertura), notata da un talent nel 1995 in un parcheggio di Londra. La sua carriera nella moda l’ha portata ad avere un successo globale e collaborazioni con marchi di lusso come Dior e Louis Vuitton.
Non mancano le difficoltà. Le modelle devono inoltre fare attenzione alle agenzia non serie che le ostacolano con mancanza di pagamenti. Pesano anche i pregiudizi culturali: molte di loro si scontrano con le famiglie che si oppongono a questo tipo di carriera, considerando il lavoro di modella come qualcosa di difficile da comprendere, disonorevole e vicino alla prostituzione, riporta la Bbc. Ma nella maggioranza dei casi questa idea viene poi superata e molte di loro riescono a mantenere il nucleo famigliare d’origine con il loro lavoro.

