da Sonia Alvisi, Consigliera di Parità Effettiva Regione Emilia-Romagna, Esperta in Diversità, Equità e Inclusione. Auditor certificazione della parità di genere
Ieri finalmente la Corte di Appello di Bologna ha confermato che integra una discriminazione indiretta per fattore genere e maternità e paternità il comportamento del datore di lavoro che impone a tutta la platea dei dipendenti l’orario di lavoro su turni senza tener conto delle esigenze dei dipendenti di cura della prole.
Il caso nasce da una 20 lavoratrici presso il Polo logistico di Bologna, madri di figli con età da 1 a nove anni che hanno denunciato il cambio di orario di lavoro da un turno unico dalle 8,30 alle 17,30 il nuovo orario di lavoro prevedeva due turni 5,30/13,30 o 14,30/21,30
E’ un principio importantissimo che è stato confermato dopo aver preso la decisione di depositare ricorso in tribunale nel 2021 .
Sono stati faticosi ed impegnativi questi anni di giudizio fino alla Corte di Appello. Sono felice e orgogliosa di aver supportato e aiutato le lavoratrici interessate dal provvedimento a conservare il posto di lavoro .
Anche questa volta l’Ufficio della Consigliera di Parità della regione Emilia-Romagna , grazie alla legittimazione ad agire in giudizio di cui è stata dotata dal Codice Pari Opportunità, è riuscita a dare effettiva tutela al principio della parità di genere.
Grazie all’Avvocata Loredana Piscitelli insieme abbiamo ottenuto un grande risultato, anche con una sentenza interessante dal punto di vista processuale in quanto è intervenuta nel rito antidiscriminatorio, rito ancora molto poco esplorato e conosciuto anche dalla stessa giurisprudenza.
Brave le sindacaliste che hanno portato il caso all’attenzione dell’Ufficio, brave le lavoratrici che hanno avuto il coraggio di denunciare e di andare avanti nella battaglia per l’affermazione di questo principio nonostante le innumerevoli difficoltà e brava ll’avvocata Loredana Piscitelli che ha patrocinato in tutti i gradi di giudizio con passione, competenza grande professionalità.