ALLE PORTE DELLA VITA
LA VITA DELLA DONNA E’ PREVALENTE RISPETTO A QUELLA DELL’EMBRIONE
Di Luciano Anelli
Il 9 marzo 09 ….Barack Obama ha detto sì alla ricerca sulle cellule staminali .., pagata coi fondi pubblici; e lo ha fatto da uomo credente, condannando le "false distinzioni" dell’amministrazione Bush fra scienza e valori morali. "Le restrizioni sui finanziamenti federali per la ricerca sulle cellule staminali saranno eliminate", ha detto il presidente degli Stati Uniti. E analizzando il passato: "Il nostro governo piuttosto che aiutare la ricerca, ha forzato la mano su quella che a mio parere è una falsa distinzione fra la scienza solida e i valori morali". Due giorni prima, il 7 marzo, l’associazione Banca del Tempo- il tempo delle donne di Bari aveva organizzato una tavola rotonda sulle Staminali, che ha avuto tanto successo da indurre ad organizzarne un secondo, che ha illustrato le importanti variazioni legislative intercorse, a seguito di un apposito pronunciamento dell’ALTA Corte di Giustizia Italiana, dal titolo. “Alle porte della vita: dalla diagnosi pre-impianto alle cellule staminali“, che ha ottenuto altrettanto successo.
La Presidente locale de “Il tempo delle donne”, Antonietta Ragone, in apertura ha sottolineato: "da persona di fede, credo che siamo chiamati a prenderci cura gli uni degli altri e a lavorare per alleviare la sofferenza umana”.
All’incontro è intervenuta la Presidente Nazionale della Banche del Tempo “Il Tempo delle donne”, Maria Luisa Petrucci, che ha ricordato gli obiettivi dell’Associazione: senso civico in un’ottica di partecipazione e collaborazione reciproca (Reciprocità) e senso di comunità mirata al miglioramento della qualità della vita (Scambio alla pari).
Dopo i saluti delle istituzioni effettuati dal Presidente uscente della Provincia: Vincenzo Divella, dall’Assessore Regionale, Onofrio Introna e dall’assessore comunale Ludovico abaticchio (Ginecologo), si è entrati nel vivo della discussione, sottolineando appunto le variazioni normative ed irreversibili intercorse negli ultimi tempi con una sentenza dell’Alta Corte di Giustizia. Ha moderato gli interventi la Prof. Luisa Monini Brunelli (M.D. Scientific Reporter), della Università di Brescia, presidente del Club di Verone dell’International Federation of Businnes & Professional Women.
Il Prof. Sergio Schönauer , Direttore della I Clinica Ginecologica e Ostetrica, Università di Bari – Policlinico, ha dissertato su “L’ambizione della scienza al cospetto del valore della vita”, affermando che l’ambizione della scienza è quella oggi di allungare la vita e domani di migliorarne la qualità tramite l’avanzamento tecnologico, integrandosi con la “coscienza popolare” e con la normativa. Le scienze bio-mediche e bio-tecnologiche si stanno evolvendo velocemente, per cui le azioni del legislatore creano a volte freni, dovendo prevenire eventuali lesioni del diritto individuale e collettivo.
La Prof.ssa Tiziana Brevini, Ricercatrice presso il Centro per le Ricerche sulle Cellule Staminali del Laboratorio della Facoltà di Biotecnologie dell’Università degli studi di Milano, con la relazione "Dalla cellula pluripotente al tessuto specializzato …… e ritorno" ha illustrato gli usi specifici e le possibili applicazioni pratiche in relazione ai diversi tipi di cellule staminali disponibili: cellule staminali embrionli, cellule staminali del cordone ombelicale (impiegate per cure su bambini), cellule riprogrammate (scienza moderna per riportare cellule differenziate a staminali pluripotenti, adatte per tutti gli organi) e cellule staminali adulte (ambientate in nichhie staminali ed utili per la rigenerazione dei tessuti, ma la loro efficienza diminuisce con l’età.
Il Prof. Giuseppe D’Amato (Docente di Fisiopatologia della Riproduzione Umana, Direttore UOSD di Fisiopatologia della Riproduzione umana, ASL Bari) che ha illustrato il “Ruolo della diagnosi genetica pre-impianto” alla luce della sentenza della Corte Costituzionale n. 151 /2009. Direttore di uno dei 4 Centri di ricerca del operanti in tale novero in Italia, quello di Castellana, unico pubblico, ha prima illustrato le battaglie per riportare a giusta utilità quanto limitato dalla legge 40/04, che limitava la possibilità di iniettare soli tre ovociti durante la procreazione assistita.
La recente sentenza della Corte Costituzionale n. 151/09, cassando alcuni passaggi della Legge, ha ingessato di fatto per sempre la materia, individuando una attitudine più conforme per i medici al loro dettato deontologico, rendendo più soddisfacibili le istanze dei pazienti infertili, consentendo di iniettare più di 3 ovociti e di congelare gli embrioni soprannumerari. Così si è reso possibile nuovamente dare risposte al diritto delle coppie di conoscere “lo stato di salute degli embrioni a trasferirsi”, ricorrendo al “sistema del reimpianto”, aumentando notevolmente le possibilità di fecondazione assistita, anche nel tempo. La Legge 40 creava solo migrazioni della speranza verso l’estero per le sole persone ricche.
Esempi ricordati dalla Monini sono quelli di un bimbo talassalemico di genitori Turchi, residenti in Italia, costretto a farsi operare in Turchia da Professore Italiano e bimbo nato con fecondazione da embrione congelato dopo 12 anni, sano, che ora ha 2 anni o…..14.
L’Avv.to Giuseppe Barile (Componente Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Bari) , intrattenendosi sul tema “Cellule staminali” problemi e prospettive, ha chiarito che con la sentenza dell’Alta Corte è stato acclarato che “il diritto della salute della donna è prevalente rispetto alla vita dell’embrione”. Però precisa che se uno dei due coniugi non assente alla fecondazione assistita, il trapianto non può avvenire e l’embrione è utilizzabile successivamente., in quanto appunto ora è consentito il congelamento di essi. Sicuramente la ricerca biologica “Globale” va più veloce degli iter legislativi, per cui nasce la necessità di adattamento continuo del legislatore.