Una bambina, soltanto perché ebrea, è costretta a lasciare Roma con la sua famiglia, i giochi, la scuola, gli amici, per intraprendere un lungo viaggio verso l’Argentina, e ritornare in Italia in età adulta. La vita di Anna Bises Vitale (1928-2019) fa parte a pieno titolo della storia del Novecento, delle sue ferite e dei suoi urti, con cui donne come lei hanno dovuto fare i conti e riformulare la propria identità. Donne protagoniste della storia, loro malgrado, di mutamenti e inaspettate virate. La forza dell’amicizia attraversa le pagine toccanti del libro, laddove il dolore è condiviso, generando una sapienza lenitrice.
La scrittura vibrante e densa, empatica e a tratti autobiografica, affronta i temi cruciali del secolo scorso, offrendo interpretazioni e storie in parte inedite, con una nuova costellazione di personaggi, descritti con delicatezza, oltre il giudizio, che ci permettono oggi di guardare al nostro presente con meno angoscia e paura.