Armine Harutyunyan, armena, una modella

da | Set 2, 2020 | Filosofando

di Maria Giovanna Farina

 

Il caso della modella di Gucci, la giovane armena Armine Harutyunyan, ha infiammato gli animi e si sono sprecate le opinioni sul perché la nota casa di moda abbia scelto una modella così particolare, una ragazza non conforme ai canoni con cui di solito si preferisce esporre un volto di donna.

Ci troviamo ancora nella situazione per cui facciamo entrare in gioco i canoni della bellezza? Sono cresciuta ascoltando tante massime di mia nonna tra cui “Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace”.
Il problema è che oggi forse ciò che ci piace non nasce dai nostri gusti personali, ma da ciò che per “cultura” deve piacerci. Nell'epoca della con-fusione, dove gli individui sono spinti non a scegliere ma a seguire i modelli preordinati, abbiamo perso una parte della coscienza critica e quindi la capacità di capire ciò che ci piace veramente. Anche il corpo si è adeguato a questa tendenza, così una donna con delle belle cosce tornite è grassa, mentre una con le gambe magre come se fosse uscita da un campo di concentramento è ok.

In un Mondo in cui sono caduti i valori, la bellezza, ossia la magrezza, è diventata un valore e chi tenta di scostarsene diventa un diverso. Da ciò possiamo comprendere come oggi essere diversi sia in realtà una nuova terribile omologazione. La bellezza non va ridefinita, sono le persone che dovrebbero intraprendere la strada delle capacità individuali per tornare a discriminare tra ciò che è sano da ciò che è malato.
La bellezza, come valore, è una patologia moderna da curare; la bellezza esteriore è invece solo una delle tante possibilità che la natura ci dona e mettere in mostra chi non rispetta i canoni imposti ritengo sia un importante contributo per abbattere l'omologazione.
E poi siamo onesti: chi è davvro bella senza un filo di trucco al mattino appena sveglia? Se poi Gucci ha scelto Armine per pubblicità gratuita, i pesciolini hanno abboccato!