Chi di noi non si è mai fatto delle aspettative? Penso che nessuno ne sia esente. Aspettarsi qualcosa da qualcuno è umano, ma quando una speranza viene dimenticata allora iniziano le complicazioni, più o meno grandi.
Aspettativa, come dice la parola, significa aspettare, attendere qualcosa da qualcuno.
I genitori si aspettano risultati dai figli, i figli dai genitori, il capo dai sottoposti, gli elettori dagli eletti… Tutto fila liscio finché non ci sono differenze tra ciò che ci si aspetta e quello che ci arriva; a volte lasciamo intendere all’altro cose che sappiamo bene non corrispondere al vero, ma ci fa comodo vengano credute, magari anche solo per poco tempo. Forse solo per stare tranquilli. Dall’altra parte, chi riceve il messaggio inizia a fare ipotesi che essendo fondate su false basi finiranno per creare false illusioni.
C’è poi la possibilità in cui siano gli altri a convincerci che abbiamo caratteristiche e/o capacità che non ci appartengono attribuendoci una falsa veste. È questo il caso in cui a tutti i costi dobbiamo essere dei bravi “bambini” anche a discapito dei nostri interessi personali più intimi, solo perché qualcuno ha deciso così. Prendiamo il caso in cui i nostri superiori, lusingandoci, esigono da noi più di quando possiamo dare per poi farci sentire in colpa per aver disatteso le aspettative.
Ora, è possibile che non sempre vi siano cattive intenzioni nella comunicazione e che sia l’altro a voler credere contro ogni evidenza ciò che più fa piacere. Noi, però, se siamo consapevoli che può accadere e se vogliamo non creare aspettative disattese, dobbiamo prevenirle parlando molto chiaramente, anche a costo di perdere carisma. A volte gli eventi prendono una piega diversa da quella che vorremmo e in certi casi è molto difficile correggerla senza apparire impopolari.
Ad esempio: una persona a noi molto cara ha capito erroneamente che riceverà in regalo qualcosa che non possiamo permetterci, sarà dura dirle che ha frainteso, soprattutto se vediamo lo stato di felicità che le ha provocato il fraintendimento, ma ricordiamoci che sarà ancora più dura tradire questa attesa. Quindi facciamoci coraggio al momento giusto ricordandoci che è sempre meglio prevenire che curare. E allora un bel “Tesoro, hai capito male non posso regalarti….” è la soluzione migliore.
Maria Giovanna Farina – Rirpoduzione riservata