Isa Maggi, coordinatrice degli Stati Generali delle donne, ha iniziato la sua battaglia legale per abbattere le barriere architettoniche a Villa Gaia. Vediamo di cosa si tratta.
Isa, mamma di Gaia Santagostino in nome della quale è stata costituita una fondazione per ricordare la giovane morta il 29 settembre 2008, ha ristrutturato con la sua famiglia una Villa storica dell’Oltrepò, Villa Gaia appunto, realizzata per aiutare le donne in difficoltà economiche, sociali e vittime di discriminazioni.
Purtroppo in questa struttura non è possibile accedere con la sedia a rotelle per via di una rampa non idonea e questa è una contraddizione. L’ingresso della parte già attiva della struttura presenta evidenti barriere architettoniche perché non rispetta la normativa imposta dal ministero Lavori pubblici nel 1989.
Tutto è accaduto per la fiducia che la Maggi ha riposto in chi ha ristrutturato, perdendo così i tempi giuridici per denunciare. Ed ora deve lottare per abbattere la burocrazia che non vede quanto in tutto questo progetto ci sia un fine sociale nobilissimo, se teniamo conto che Gaia era una giovane donna già molto attiva: studiava a Pavia Scienze politiche a lavorava per Sportello Donna nella stessa città.
Da redazione