2025, recensione di Daniela Domenici
Sono appena riemersa da questa splendida biografia romanzata che Ester Rizzo, giornalista e scrittrice, ha dedicato a Bertha Ringer Benz. Rizzo ha, da molti anni, un suo angolo nel mio sito grazie alla comune appartenenza a Toponomastica Femminile, ai tanti suoi libri che ho recensito e agli articoli che scrive
https://danielaedintorni.com/category/ester-rizzo/
Chi è stata Bertha Ringer Benz e perché Rizzo ha deciso di dedicarle questo romanzo? Cito dalla sinossi in seconda di copertina “Bertha, vissuta nella seconda metà dell’Ottocento nello stato prussiano, rappresenta le tante donne di quell’epoca a cui era negato il diritto allo studio e all’apprendimento delle materie tecnico-scientifiche perché ritenute inadatte e addirittura pericolose per una donna. La sua genialità e la sua intraprendenza furono determinanti nella nascita dell’automobile…la sua figura, però, è rimasta offuscata dalla fama del marito Karl Benz…”.
Fortunatamente Bertha Ringer è stata supportata da una famiglia illuminata che le ha permesso di studiare e di coltivare i suoi sogni entrando così, di diritto, nel parterre di quelle donne straordinarie che realizzano imprese impossibili grazie al proprio talento di cui dobbiamo sempre fare memoria. Nonostante sia stata moglie e madre di ben cinque figli Bertha non smise mai di dedicarsi allo studio, alla ricerca scientifica e all’innovazione tecnologica.
Ed Ester Rizzo è riuscita, ancora una volta, con il suo ormai noto stile narrativo e la sua fantasia, sempre contestualizzata nei luoghi e nel tempo in cui hanno vissuto le sue protagoniste, a regalarci il ritratto commovente e affascinante di una donna in anticipo sui tempi, un’antesignana in un campo esclusivamente maschile: complimenti, Ester!