Carcere ai genitori che spingono la ragazzina fra le braccia di un uomo per farla «sistemare», 31 agosto 2012

da | Set 2, 2012 | Anno 2012

Carcere ai genitori che spingono la ragazzina fra le braccia di un uomo per farla «sistemare»
C’è il concorso in atti sessuali con minore per aver incoraggiato la convivenza della tredicenne con un vicino: decisive le testimonianze raccolte nel rione


 
Si aprono le porte del carcere per i genitori che non impediscono alla figlia tredicenne di convivere con un uomo, anzi incoraggiano la relazione, ritenendo che così la ragazzina possa “sistemarsi”. Scatta il concorso in atti sessuali con minorenne per il padre e la madre dell’adolescente, anche se non vivono più insieme: i due hanno finito per incoraggiare la stabile relazione della figlia con un maturo vicino, peraltro pregiudicato, in un quartiere degradato della periferia romana. Decisive per inchiodare i genitori snaturati le testimonianze raccolte nel palazzo dove abitavano sia l’uomo sia i familiari della ragazzina. È quanto emerge dalla sentenza 33562/12, pubblicata il 31 agosto dalla terza sezione penale della Cassazione.