Carta delle donne del Mondo

da | Nov 10, 2015 | Donne e politica

verso Matera 2019

Ecco allora la costruzione della Carta delle donne del Mondo,un percorso interattivo iniziato a Roma con gli Stati Generali delle donne, proseguito a Milano in Expo 2015 e che proseguirà verso Matera 2019, coinvolgendo le donne di tutto il mondo.

Obiettivi:
1. Sensibilizzare gruppi, enti nazionali e sovranazionali e pubbliche amministrazioni nelle politiche di gender mainstreaming, incoraggiare, supportare e accompagnare attivamente la ricerca di soluzioni per risolvere il problema della disoccupazione femminile, favorire l’integrazione delle donne, dare valore a nuove politiche aziendali favorevoli ad una innovativa organizzazione tra il
tempo per il lavoro e il tempo per le famiglie.Aumentare e sostenere la presenza femminile in tutte le sfere della società.
2. Ripensare il lavoro in un'ottica più “intelligente”, mettere in discussione i tradizionali vincoli legati a luogo e orario di lavoro lasciando alle donne maggiore autonomia nel definire le modalità di lavoro a fronte di una maggiore responsabilizzazione sui risultati. Autonomia, ma anche flessibilità, responsabilizzazione e fiducia diventano i principi chiave di un nuovo approccio al
lavoro .
3. Eliminare la discriminazione nella valutazione del merito e migliorare i criteri di selezione dei profili professionali per l’inserimento delle donne nel mercato del lavoro e ai fini delle progressioni di carriera,monitorare i processi di valutazione al fine di una loro correzione.
4. Costruire politiche efficaci di contrasto alla violenza maschile sulle donne, nella convinzione che la violenza perpetrata alle donne abbia la stessa matrice della violenza verso la MadreTerra.Implementare piani d'azione contro la tratta e lo sfruttamento di esseri umani.Attivare risorse adeguate per finanziare interventi pluriennali sistematici per la protezione e l'integrazione sociale delle vittime e attivare percorsi di inserimento nel mercato dela lavoro,
finita la fase di emergenza.
5. Diffondere a tutti i livelli la medicina di genere, dalla fase di ricerca sui farmaci, allo studio, alla formulazione delle diagnosi e delle terapie.
6. Contrastare i matrimoni precoci e forzati.
7. Favorire e incoraggiare la presenza di donne in posizioni di leadership, presenza riconosciuta elemento chiave per la performance e il business in ogni Paese.Raggiungere posizioni top senza cambiare l’identità dell’essere donna, dando il via ad una profonda rivoluzione culturale.
8. Incentivare il lavoro e l’aggregazione delle giovani donne con le quali è iniziato un percorsocomune di riflessione per costruire insieme il perimetro dove collocare i nuovi femminismi.
9. Costruire una nuova economia al femminile, immaginare un nuovo modello di sviluppo sostenibile centrato sui principi e i valori.Ridare lavoro alle donne.Togliere dall’invisibilità il lavoro delle donne.Eliminare le disparità salariali.Supportare lo start up di nuove imprese femminili,
sostenerle nel periodo dell’avviamento con servizi reali e una giusta politica del credito sociale.Introdurre la pratica abituale del microcredito,quale strumento di inclusione finanziaria e di contrasto alle nuove povertà.Valorizzare le reti e le filiere dell imprese femminili anche nei processi di internazionalizzazione.Valorizzare e sostenere tutte le attività di cooperazione.La
nuova imprenditoria femminile è uno dei segnali più promettenti di un nuovo ciclo di sviluppo che va sostenuto, con incentivi e finanziamenti soprattutto per chi guarda ai mercati internazionali e chi crea impresa nei settori più vitali quali il turismo sostenibile e di qualità,l’enogastronomia,la blue economy,l’industria del benessere,l’agricoltura biologica e l’artigianato,dal tradizionale al digitale: ambiti per i quali c’è domanda e si crea lavoro. Ridare dignità al
lavoro delle contadine e costruire piccole economie locali fondate su una agricoltura di sussistenza e famigliare che rispetti la Terra e la biodiversità e contrasti ogni forma di spreco.
10. Creare opportunità per lo sviluppo di nuovi spazi per la conoscenza della scienza promuovendo ecosistemi dell'innovazione di genere. Tali sistemi possono essere costruiti mediante un sistematico utilizzo del capitale scientifico e creativo delle donne e il coinvolgimento di più donne nelle catene del valore dell’ innovazione.
11. Identificare e costruire le statistiche, indicatori e metodi per la raccolta di dati disaggregati persesso.
12. Educare al rispetto, all’accettazione dell’altro/a, all’affettività a partire dall’asilo per innescare la propensione al cambiamento,cancellare pregiudizi e stereotipi di genere e culturali.
13. Adottare legislazioni nazionali per introdurre la democrazia sostanziale e paritaria anche negli organismi non elettivi della pubblica amministrazione.Introdurre con norme specifiche la valutazione dell’impatto delle politiche di genere.Introdurre negli Enti e nelle Istituzioni meccanismi di valutazione, misurazione e azioni di gender budgeting.
14. Attivare vere azioni di integrazione e di inclusione.
15. Imparare e insegnare a leggere le immagini e le parole nel rispetto del corpo delle donne.
16. Ri – costruire città vivibili ,accessibili, sicure,flessibili, aperte,solidali,capaci di accogliere e prendere le forme, le misure, i linguaggi, i colori delle donne,
#insiemesipuò MILANO #EXPO2015 26 27 28 SETTEMBRE 2015 CONFERENZA MONDIALE DELLE DONNE PECHINO VENT’ANNI DOPO