Noi sottoscritte, donne ministro di diversi stati membri dell’Unione Europea, riunite a Roma il 18 maggio 1996, su invito del Presidente del Consiglio dell’Unione Europea, in occasione del vertice europeo" Le donne per il innovamento della politica e della società", abbiamo insieme adottato la seguente Carta.
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Constatiamo che esiste un deficit di democrazia
Nonostante l’evoluzione nei ruoli di uomini e donne nella società europea, il riconoscimento generalizzato a livello normativo dell’uguaglianza di diritti fra uomini e donne, e le politiche per le pari opportunità perseguite all’interno degli stati membri dell’Unione Europea, notiamo che la condizione delle donne nella società è tuttora caratterizzata da disuguaglianze nella maggior parte dei settori. Questa disuguaglianza si riscontra in tutte le istanze e organismi decisionali della politica, dell’economia, della vita sociale e culturale, e a livello locale, regionale nazionale ed europeo, dove le donne sono in genere in una posizione minoritaria.
Consideriamo di grande importanza la ricerca della Rete Europea di esperti sul tema "Donne e processi decisionali"; diamo atto che essa rappresenta un grande contributo ad una maggiore visibilità in questo campo, e pertanto costituisce una base per l’azione.
Dalla dichiarazione di Atene, adottata nel 1992 in occasione del primo vertice europeo delle donne in posizione di potere, sono stati fatti passi avanti sostanziali. Questi progressi, tuttavia, sono ancora insufficienti.
In campo politico, negli stati membri la presenza media delle donne nei parlamenti nazionali è del 15%, e del 16% nei governi. Il 28% dei parlamentari europei in carica e il 25% dei membri della commissione Europea sono donne.
In altre sfere della società civile in cui si assumono decisioni che hanno un impatto indiscutibile sulla vita dei cittadini e delle cittadine, la rappresentanza femminile ai livelli decisionali può essere ancora più bassa.
Di conseguenza, non possiamo fare a meno di affrontare il fatto che la vita politica e più in generale i processi decisionali sono tuttora dominati dagli uomini. Ciò limita gravemente la qualità dei processi decisionali e della democrazia. La democrazia acquisirà un significato reale e dinamico quando donne e uomini insieme definiranno i valori che vogliono affermare nella vita politica, economica, sociale e culturale e insieme prenderanno le decisioni che contano.
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Lanciamo un appello per il rinnovamento della politica e della società
La partecipazione egualitaria di donne e uomini ai processi decisionali è un obbiettivo prioritario a livello europeo.
Ciò è necessario per rivitalizzare la democrazia e i suoi meccanismi; una condivisione equilibrata del potere e delle responsabilità fra donne e uomini migliorerà la qualità della vita di tutta la popolazione; la rappresentanza di tutte le componenti della società è indispensabile se si vogliono affrontare i problemi della società europea. E’ prioritaria l’attuazione efficace delle politiche per ottenere una partecipazione e partnership egualitaria fra uomini e donne.
Le donne, se sufficientemente numerose, contribuiranno al mutamento della politica dei processi decisionali, in termini di priorità e di contenuti, oltre che di pratiche decisionali.
Un rinnovamento della politica e della società si realizzerà con il contributo congiunto e con una partecipazione equilibrata di donne e uomini. Questo contributo e questa partecipazione colmano il distacco fra cittadini/e e politica, rivitalizzano la democrazia e aumentano la fiducia dei cittadini e delle cittadine nelle istituzioni democratiche.
La partecipazione egualitaria delle donne a tutti i livelli delle strutture decisionali in campo economico, sociale e culturale è necessaria anche per garantire che si tenga conto delle esigenze delle donne e degli uomini in tutte le politiche, i programmi e le azioni.
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Dichiariamo il nostro impegno perché venga riconosciuta l’eguaglianza fra uomini e donne come priorità dell’Unione Europea.
La principale responsabilità della Conferenza Intergovernativa (CIG), che come previsto dal Trattato di Maastricht procederà alla revisione dei trattati europei, è il rafforzamento della democrazia europea, avvicinando di più ai cittadini e alle cittadine i concetti e le strutture dell’Europa stessa. I rappresentanti dei governi nazionali, il Parlamento Europeo e la commissione Europea hanno dichiarato che questo obbiettivo è prioritario.
Più di metà dei cittadini d’Europa sono donne. Una società europea democratica deve pertanto costruirsi sull’uguaglianza efficace e reale fra i cittadini di entrambi i sessi.
Affermiamo il nostro impegno perché l’uguaglianza fra donne e uomini venga iscritta nel nuovo Trattato dell’Unione Europea. Consideriamo indispensabile integrare un punto di vista di genere in tutte le politiche dell’Unione Europea (mainstreaming). Tale questione e al cuore della cittadinanza europea, e delle condizioni della sua applicazione.
Facciamo appello alle istituzioni e organismi dell’Unione Europea affinchè adottino con urgenza una strategia per ottenere una partecipazione egualitaria di donne e uomini, e fissino obbiettivi concreti a questo scopo.
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Riconosciamo la necessità di azioni concrete a tutti i livelli per promuovere la partecipazione egualitaria di donne e uomini ai processi decisionali in tutte le sfere della società.
Dove si sono verificati passi in avanti, in particolare nella sfera della vita pubblica (nelle assemblee elettive, nei consigli e nei comitati consultivi) essi sono stati il risultato dell’applicazione da parte dei governi e dei partiti politici di incentivi e/o misure legislative o di regolamentazione.
E’ necessaria una strategia integrata e specifica, se si vuole ottenere una partecipazione egualitaria in tutte le sfere della società. In questa luce consideriamo molto positiva la Conferenza di Roma "Le donne per il rinnovamento della politica e della società".
Ci impegniamo ad agire per l’obiettivo urgente di maggior potere delle donne (empowerment) e per sviluppare gli incentivi e/o le misure legislative o di regolamentazione necessarie a questo fine.
Facciamo appello a tutti i soggetti interessati, uomini e donne, affinchè sostengano questo impegno traducendolo in azioni concrete per l‘empowerment delle donne, e per ottenere una partecipazione egualitaria di donne e uomini nei luoghi di potere, di influenza e decisionali in tutte le sfere della società.