Centro lnterculturale Donne di Trama di Terre: “Rinascere dalla carta”

da | Ott 8, 2020 | Appelli, Comunicati

COMUNICATO STAMPA

associazione di promozione sociale

Rinascere dalla carta

Ottobre/Novembre/Dicembre 2020 Imola, via Aldrovandi, 31

Al Centro lnterculturale delle Donne di Trama di Terre, una rassegna di incontri, presentazioni, sapori, laboratori, performance e mostre per approfondire i temi del razzismo contemporaneo, imparare a riconoscerlo e a combatterlo in tutte le sue forme.

Perché Rinascere dalla Carta?

Per Trama di Terre rinascere dalla carta significa far parte di un processo che miri al ribaltamento di un razzismo strutturale. La carta è sinonimo di documenti irraggiungibili, negati, precari o acquisiti con il ricatto.
Lo abbiamo visto con i decreti sicurezza, le modifiche del decreto immigrazione, il Testo Unico sull'Immigrazione, ma anche attraverso la cittadinanza negata e l'immensa- e folle- burocrazia quotidiana che soffoca la vita delle donne, delle bambine e dei bambini nati e cresciuti su questo territorio.

Rinascere dalla carta è un inizio. Ogni giorno vediamo come il grande potere affidato al documento determini i confini interni tra cittadine/i di serie A, serie B e invisibilizzate/i, ancora prima del riconoscimento del diritto di esistenza di ciascuna, del proprio corpo e della propria storia. Così come il governo europeo e quello italiano continuano ad essere responsabili delle morti nel Mediterraneo, delle torture nei lager libici o delle condizioni di vita inumane nei centri per i rimpatri.
Riconosciamo la necessità delle migranti nell'ottenere un pezzo di carta che possa permettere una propria autonomia fuori dalle logiche di ricatto lavorativo e familiare: per il diritto all'abitare, a costruire delle prospettive, per la libertà di movimento o per restare. Consapevoli che un documento non tutela dal razzismo che quotidianamente si vive sulla propria pelle, e che ciò non esaurisce la questione dei diritti universalmente da riconoscere anche a chi continuerà a rimanere senza documenti, sappiamo però che rinascere dalla carta significa riscrivere la storia, la cultura e le relazioni a partire da noi.

“…Le gambe tremano, sono sola, mi dirigo verso quella sala, entro da marocchina, passa mezz'ora, passano esattamente trenta minuti, circa 1800 secondi, è di nuovo una clessidra, per la transizione definitiva, la metamorfosi, per mettere un punto, per chiudere un capitolo. Nella mente ripercorro tutta una vita. Esco: sono italiana, o così mi dicono. Ho nuovi pezzi di carta, marchiati di inchiostro nero, molto simili a quelli di prima ma di tutt'altro valore, quale valore? mi dicono chi sono e chi non sono più. Pezzi di carta: siamo più carta che carne, siamo più carte che spirito … ” Carta Carne di Wii

Negli ultimi mesi il razzismo è stato tra le questioni più discusse nel dibattito politico e mediatico. Le manifestazioni organizzate in tutta Italia hanno visto la partecipazione di giovani e giovanissime/i che, al grido di #BlackLivesMatter e
#SayTheirNames hanno messo al centro un problema globale e non solo nordamericano.
Il razzismo è un prodotto che si coltiva anche nelle nostre terre d'italiani brava gente fmché le cose sono chiare: in nome dello lus Sanguinis e dei confini chiusi, l'Italia è bianca per diritto negato e si avvita su sè stessa per timore e per paralisi!

Ma che cosa significa lottare contro il razzismo oggi? Di quali strumenti dobbiamo disporre? Che cosa significa antirazzismo dal punto di vista di chi il razzismo lo ha vissuto in prima persona?
A partire da questi interrogativi, Trama di Terre ha programmato le sue attività autunnali con l'obiettivo di dare seguito ad un dibattito con la città.

Partiamo dalle storie riappropriandoci della carta. Rinascere dalla carta significa strappare lo spazio di una narrazione tossica e farsi autrice di sé stesse. Essere un'autrice significa prendere fogli già scritti, fare una linea lungo tutto l'inchiostro nero già consumato e ritagliarsi negli intermezzi spazio di espressione. Essere un'autrice, donna precaria e di origine straniera, con il nome impronunciabile e mille ostacoli tra il proprio corpo e la carta, è una responsabilità che va ben oltre al proprio destino, al proprio volere, al proprio sentire. Essere un'autrice razzializzata significa portare con sé una comunità, una visione più ampia e che mira ad una decostruzione delle narrazioni.

Essere un'autrice per rinascere dalla carta significa raccogliere l'oralità, rispettandone il ritmo. Essere un'autrice, infine, significa dare dignità alle storie soffocate, sommerse, strumentalizzate. Per una vita tutto quello che si è detto su di noi,
e qui intendo noi “altre”, non native, corpi estranei non ci ha mai permesso di scrivere in prima persona.

Tutte le iniziative si svolgeranno nel rispetto delle norme di sicurezza anti-Covid19.
Ingresso libero ed aperto fino ad esaurimento posti in presenza.
Si potrà partecipare alle iniziative anche da remoto.

via Aldrovandi 31 400261mola (BO)
telefono 0542 28912
fax 0542 067566

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