Dietro la maschera sociale c’è il vero volto, la nostra essenza. La maschera è una vera e propria copertura indossata per la società, per mostrarci esattamente come loro si aspettano di vederci. La giudice o l’attrice hanno motivo di avere e mantenere determinati requisiti ed è giusto che li mantengano fintanto che rivestono quel determinato ruolo, ma non al di fuori di esso. Il peggior rischio che si possa correre è quello di finire per sovrapporre il volto sociale a quello privato perdendo la capacità di scorgere la differenza tra quello che davvero siamo e quello che vogliamo far credere. Tutto ciò va a svantaggio della nostra interiorità che ci diventa sconosciuta, viene a mancare il giusto equilibrio, si rischia un’esistenza manichea. Come uscire da questo meccanismo? Prima di ogni cosa è necessario rendersene conto. I suggerimenti che desidero dare sono utili per capire e, perché no, tentare di vedere sotto la maschera di chi si dimentica di toglierla. Pensiamo ad alcune donne che occupano nel mondo del lavoro un ruolo dirigenziale o didattico riuscendoci perfettamente, ma poi non riescono a “staccare” nella vita privata e continuano a comunicare con stile da comandante. Oppure pensiamo a quella conoscente che è abituata ad esibire uno splendido sorriso in pubblico e che continua in privato quando dovrebbe ritornare ad essere se stessa. Sia la postura del primo che del secondo caso sono condizionate dal ruolo da impersonare, in una la rigidità dell’intero corpo, nell’altro l’intera muscolatura del volto. Queste donne spesso nascondono i propri sentimenti celandoli dietro una maschera che impedisce di lasciar uscire emozioni non collegate al ruolo. Dobbiamo cercare gli indizi nell’osservazione del comportamento e da qui partire per mettere in discussione le nostre interlocutrici. Se una persona tende ad un comportamento monotematico è il caso di soffermarsi e chiedersi fino a che punto sia davvero così. Quando qualcuna, noi stessi o le altre, è sempre troppo sorridente non è di conseguenza felice, così come chi esibisce continuamente forza è necessariamente sicura di sé. Iniziando col riflettere su questi indizi pian piano riusciremo a tentare di vedere il vero volto nascosto dalla maschera.
Maria Giovanna Farina