di Maria Giovanna Farina
L’equilibrio è quello stato interiore per cui tutte le componenti dell’anima sono ben distribuite e convivono in armonia tra loro. Chi ha perso questa particolare condizione di benessere avverte un “disaccordo” interiore che spesso rende difficile l’interazione interpersonale e più in generale il vivere.
Come ri-trovare l’equilibrio perduto? Dobbiamo ricordare che il filosofo inizia col curare il fuori e lo fa prendendosi cura della persona nella sua interezza. Se non abbiamo particolari patologie, partiamo con l’osservare l’equilibrio del nostro corpo: senza bisogno di ricorrere a strumenti ginnici, proviamo a camminare su una linea che abbiamo tracciato sul pavimento, riusciamo con facilità o ci sentiamo vacillanti? Questa è la prima tappa, poi proviamo ad occhi chiusi…con l’esercizio pian piano riusciremo a migliorare la nostra performance predisponendoci alla ricerca dell’equilibrio interiore. Pitagora (Samo, 570 a. C.), il filosofo noto per il teorema che abbiamo studiato a scuola, trovò il punto di equilibrio nel numero, definendolo principio primo di tutte le cose dove la realtà è un insieme di parti numerabili, ma non solo. Il filosofo di Samo e i suoi seguaci scoprirono che il numero è alla base dell’armonia musicale, c’è un rapporto stretto tra le dimensioni dello strumento e il suono che ne deriva. Tutto questo per dire che è fondamentale, per progredire, trovare un punto di equilibrio e ognuno di noi troverà il proprio partendo da quello esterno che può essere anche l’aggiustamento di particolari stonati del nostro look. A seconda di come siamo, magre, rotonde, alte o basse, avremo un tipo di acconciatura che si confà alla nostra persona, così se siamo basse di statura possiamo ben comprendere che una borsa troppo grande creerebbe uno squilibrio delle proporzioni. Solo conoscendo il nostro fuori possiamo curare il dentro senza rischio di cadute. Quando si dice a qualcuno: “Sei un equilibrista” si intende affermare la sua grande capacità di cavarsela, stando in equilibrio, nel grande mare, a volte in tempesta, dell’esistenza. Mantenersi stabili è ciò che serve per vivere in armonia, il dentro e il fuori non devono più stridere. Il punto di equilibrio interiore si deve fondare su qualcosa di sicuro e di durevole quindi non cerchiamolo in una sola persona o in una sola idea altrimenti il rischio di perdere la stabilità diventa piuttosto inevitabile, ricerchiamolo invece in un “sistema” costituito da relazioni, interessi e scambi affettivi. Questo sistema va costruito passo dopo passo, step by step come dico gli Inglesi, senza mai fermarci, è un costruire per crearci una vita piena. Tutti possiamo trovare l’equilibrio se non ci stanchiamo mai di esercitarci.
La ri-cerca dell’equilibrio esteriore, infine, ci insegna a sopportare la fatica dell’esercizio predisponendoci alla ri-cerca interiore.