COMUNICATO
Senonoraquando Genova contesta l'atto del Consiglio Comunale con il quale viene istituito, caso unico in Italia , un “Registro amministrativo delle famiglie” unite da vincolo matrimoniale civile o concordatario.
Si tratta di un atto discriminatorio gravissimo, basato su un'idea preconcetta e medievale di “Vera Famiglia”, regolare e come tale “buona”, da contrapporre a tutte le altre forme di famiglia di cui la nostra società è composta.
L'Amministrazione, che dovrebbe promuovere l'inclusione sociale e le pari opportunità, non può e non deve proporre idee divisive che pongono l'accento su aspetti che l'attuale legislazione italiana ed europea tendono a rimuovere come cause di ineguaglianza sociale. Il rischio è che questo provvedimento vada a colpire soprattutto bambine e bambini riproponendo la superata e retrograda distinzione tra figli naturali e figli legittimi e influisca sull'accesso a diritti e benefici da parte di tutto il variegato panorama di famiglie di cui è realmente composta la nostra società.
Genova in questo momento ha bisogno di altro: coesione, solidarietà e unità!
Genova 13 settembre 2018