Dall’assemblea Beretta un forte messaggio di unità, incoraggiamento alla lotta, a tutte le operaie e lavoratrici

da | Nov 3, 2022 | Testimonianze e contributi

Riceviamo e pubblichiamo la seguente testimonianza

Bellissima” come hanno detto in tante è stata l’assemblea del 28 ottobre lanciata dalle operaie in lotta della fabbrica Beretta e sostenuta dall’Assemblea donne lavoratrici e dal Mfpr.

Bello lo spirito che si è creato durante tutta l’”Assemblea operaie”, uno spirito di sintonia, di calore, di gioia, che ha reso concreto anche lo striscione affisso nella sala “Se lotta una lottano tutte”, ma anche di bella emozione da parte di alcune operaie nel raccontare della vita in fabbrica, delle lotte non facili ma necessarie da fare. Un’assemblea in cui il 90% è stata di operaie di fabbrica, di lavoratrici. Oltre la folta presenza della Beretta, vi erano le operaie della Montello, della fabbrica dell’Insalata, poi lavoratrici delle Poste, del Pubblico impiego, della scuola, lavoratrici precarie; a loro si è unita nel corso dell’assemblea la voce, lontana ma vicina nella lotta e nello spirito, delle lavoratrici delle coop sociali assistenti igienico sanitarie di Palermo, delle operaie della Pellegrini appalto Acciaierie d’Italia Taranto, delle immigrate dei campi e delle baraccopoli tramite Campagne in lotta, e di varie lavoratrici dell’Assemblea Donne/Lavoratrici.. Con loro le compagne/lavoratrici del Mfpr da Palermo, L’Aquila, Bologna, Milano, compagne del Si.cobas, del Comitato 23 settembre, giovani compagne di Nudm Milano, ecc.

Un’assemblea importante e necessaria che si può davvero considerare, come è stato detto nell’introduzione, la prima assemblea specificatamente delle operaie che si sono prese la parola, operaie che già sono entrate in azione attraverso le lotte che fanno in fabbrica ma che hanno posto con forza in questa assemblea la necessità di rafforzare, estendere queste lotte collegandosi, unendosi ad altre operaie, lavoratrici che lottano o che ancora non lottano ma vorrebbero organizzarsi per farlo, perché partendo dai posti di lavoro, di cui hanno raccontato, denunciato, è emerso chiaramente come gli attacchi che si subiscono da parte di padroni e dei governi che li rappresentano si intrecciano inevitabilmente con la condizione più generale di vita come donne.

In questa assemblea sono state ricordate le operaie uccise sul lavoro e per il lavoro, come Luana, Layla, a cui con un grande applauso si è dedicata l’assemblea, operaie che continuano a vivere attraverso le lotte di altre operaie/lavoratrici.

Un’assemblea non rigida anche nello stile, alcune operaie Beretta, compagne hanno voluto parlare dal loro posto e anche questo ha creato una bella e calda atmosfera durante tutta l’assemblea introdotta dalla compagna Mfpr di Palermo che ne ha spiegato il significato, il suo messaggio fatto arrivare ad altre fabbriche e da portare in nuove ad altre operaie/lavoratrici, ponendo anche la denuncia della situazione più generale di doppio sfruttamento e oppressione che vive la maggioranza delle donne proletarie in questo paese anche nell’ottica del “neo” governo Meloni della destra più reazionaria che si è insediato, e la necessità di allargare la visuale… i padroni fanno il loro fronte noi donne operaie/lavoratrici dobbiamo costruire il nostro fronte di classe per rispondere a tutti gli attacchi a 360 gradi.

Quindi hanno parlato le operaie, in primis le operaie della Beretta: la difficile situazione in fabbrica, in cui i padroni mirano anche a dividere le operaie con differenze contrattuali e salariali, l’attacco subito con l’infame accordo padroni/Uil che le attacca diritti basilari come la maternità, la necessità di organizzarsi con lo Slai Cobas per il sc e di lottare e le difficoltà che ci sono anche nella lotta; ma hanno sottolineato l’importanza dell’unità tra operaie che dà forza e non solo nella stessa fabbrica ma anche con operaie di altre fabbriche…

L’intervento dell’operaia della Montello che è partita dalla situazione in fabbrica, meno operaie e più lavoro e sfruttamento, con anche la denuncia sulle condizioni di salute, sulle discriminazioni con gli operai maschi, ribadendo anch’esse con grande forza l’importanza dell’unità delle fabbriche perchè la lotta è difficile e non dobbiamo restare sole.

Si sono fatti anche dei collegamenti telefonici con alcune operaie e lavoratrici che non hanno potuto essere presenti di altre città:

da Taranto con un’operaia degli appalti Ex Ilva che ha parlato degli attacchi similari alla Beretta che subiscono alla Pellegrini: “dobbiamo essere unite anche se in diversi posti di lavoro. Voi operaie della Beretta siete coraggiose” Questa operaia ha parlato mentre era in fabbrica a lavorare “così – ha detto – togliamo tempo ai padroni”;

da Palermo con una lavoratrice precaria delle Coop Sociali che partendo dalla lotta delle lavoratrici assistenti igienico sanitarie si è collegata alla lotta generale contro gli attacchi alle donne, in particolare sulla questione dell’aborto e delle azioni di lotta già messe in campo;

si è collegata telefonicamente anche una compagna di Campagne in Lotta che esprimendo piena solidarietà alle operaie e a tutta l’assemblea ha detto di volere rafforzare i collegamenti mettendo anche a disposizione tutta l’ esperienza di lotta che portano avanti con le donne immigrate.

Questi collegamenti telefonici sono stati apprezzati, applauditi dalle operaie e da tutte creando condivisione e unità.

L’intervento del compagno Slai Cobas sc, organizzatore delle lotte della Beretta, come delle altre fabbriche della zona, ha inquadrato la vertenza Beretta nell’analisi delle leggi del sistema capitalista, di sfruttamento, oppressione, razzismo, bene espresso dalla ‘Famiglia Beretta’ il cui capo in testa ha affermato di prendersi molta cura del benessere degli animali, e si dice orgoglioso di fare una linea di prodotti “Viva le mamme”, mentre tratta malissimo le operaie e attacca i diritti sulla maternità.

Anche attorno a questa assemblea si è creata nuova solidarietà o si è rinnovata, sono arrivati diversi messaggi da altre operaie, come alcune operaie della Clementoni Marche che alcuni giorni prima telefonicamente hanno mandato un saluto solidale alle operaie Beretta dando anche una prima informazione della loro situazione in fabbrica, collettivi di compagne, realtà che lottano per la sicurezza e salute sui posti di lavoro.

Tanti altri messaggi sono in parte stati letti, tra questi quello del portavoce della “Rete nazionale lavoro sicuro” che ha detto che le combattive “pioniere” delle operaie Beretta indicano che cambiare rotta è possibile; di altri messaggi si è potuto dare solo informazione per via del tempo circoscritto, visto che le operaie Beretta erano in assemblea sindacale non scontata ma anche questa frutto della lotta.

Tutti gli interventi arrivati, anche nella stessa giornata dell’assemblea, saranno pubblicati.

E’ stato letto anche un bel messaggio di una donna attivista iraniana di Bergamo che ha salutato l’assemblea e le operaie e attraverso cui si è fatto un collegamento internazionalista con l’esemplare lotta delle donne iraniane all’insegna dello slogan “Donne, Vita e Libertà” applaudita da tutte.

Quindi sono seguiti altri interventi:

la compagna del Si.Cobas di Milano che ha parlato delle dura lotta delle lavoratrici degli alberghi, dell’importante sostegno venuto dal Mfpr di Milano, dalle lavoratrici in lotta di Palermo, ribadendo la necessità dell’unità, collegamento;

la compagna del “Comitato 23 settembre” che partendo dalle lotte immediate ha allargato alla denuncia più generale di tutto quello che colpisce le donne e in particolare si è soffermata sulla grave questione dei femminicidi;

le compagne del Mfpr di Milano che hanno posto da un lato la necessità della presa di coscienza come sorelle della stessa classe sfruttata e oppressa dall’altro la questione dell’attacco al diritto di aborto, cosa significa questo attacco per le donne e in particolare per le donne lavoratrici, proletarie;

la compagna di Bologna che ribadendo la gioia di essere in assemblea ha ripreso il discorso della Resistenza, dell’azione delle compagne partigiane in unità alle donne proletarie collegando il vecchio con il moderno fascismo;

la compagna di L’Aquila che ha informato sulla positiva iniziativa a L’Aquila in unità con le compagne del Collettivo Fuori Genere – nodo abruzzese di Nudm – consegnando il messaggio scritto congiunto alle operaie Beretta.

le giovani compagne di Nudm Milano che esprimendo tutta la disponibilità solidale a fare conoscere la lotta delle operaie Beretta hanno anche posto la necessità di creare un collegamento e hanno inviato all’assemblea di Nudm in cui ci sarà anche un tavolo lavoro.

Un compagno del Si Cobas Milano ha posto la questione di cosa deve essere la solidarietà concreta e che non ci si deve limitare solo ad enunciarla, la questione repressione delle lotte con riferimento in particolare ai lavoratori/lavoratrici dell’Italpizza e dello sciopero del 2 dicembre. A questo intervento la compagna Mfpr di Palermo ha risposto chiaramente affermando la necessità di non avere una visuale miope o addirittura cieca sulla questione solidarietà che c’è e si fa concretamente da parte delle lavoratrici/operaie, e questa assemblea lo dimostra chiaramente, così la necessità di allargare la visuale sulla questione lotta delle lavoratrici che quando scioperano è chiaro che portano nello sciopero le lotte quotidiane, immediate ma esse si caricano inevitabilmente di tutta la condizione di oppressione che le donne subiscono a 360 gradi, e su questo ha portato l’esempio concreto, reale e agente dello sciopero delle donne.

Un’ assemblea che è davvero una novità nel panorama sindacale di classe e nel movimento delle donne, una tappa importante di un percorso iniziato da circa due anni con la positiva esperienza dell’Assemblea donne lavoratrici, che con questa assemblea avanza, si arricchisce e che deve continuare: fare di ogni lotta la lotta di tutte, a sostengo della lotta delle operaie Beretta per l’unità delle operaie/lavoratrici, è questo il messaggio reale e concreto da Trezzo alle altre operaie e lavoratrici; insieme al passo avanti nell’elevamento della coscienza che è necessario una lotta generale contro l’intero sistema capitalista di doppio sfruttamento e oppressione, perchè : tutta la vota deve cambiare!”

Saranno pubblicati i video degli interventi, foto che raccoglieremo in un prossimo dossier.

INFO MFPR