Risarcimento in via equitativa a carico del tour operator perché il placement del minore all’estero non è pari agli standard pattuiti: il depliant condiziona la scelta di acquisto da parte della famiglia – Sentenza, 3 luglio 2018
Sì al danno da vacanza rovinata anche nel viaggio di studi benché la finalità turistica non sia l’unica nel pacchetto comprato dalla famiglia: il contratto offre una duplice utilità al ragazzo, imparare la lingua straniera e divertirsi nel soggiorno estero, e il tour operator va condannato a risarcire in via equitativa il minore perché la sistemazione nella famiglia di destinazione si è rivelata inferiore al placement garantito all’acquisto.
È quanto emerge dalla sentenza 9595/18, pubblicata dalla nona sezione civile del tribunale di Roma.