Come ogni mattina esco con la cagnolina per una passeggiata nel mio quartiere e mi diverto ad osservare le persone e i loro comportamenti. Diverto è un eufemismo, spesso inorridisco per la maleducazione; ciò che più osservo ovviamente e da vicino sono i padroni dei cani e le regole infrante. Cani di grossa taglia liberi, anche molossi potenzialmente pericolosi come i pittbull, guinzagli lunghissimi lasciati scorrere tra le gambe dei passanti, cacchine nei giardinetti dei bambini e così via. Avendo un cane di media taglia che pesa solo dieci chili ho una certa ansia quando vedo da lontano certi cognoloni non controllati e mi metto al riparo.
Questa mattina tutto sembrava tranquillo quando d'improvviso mi trovo a pochi centimetri dal muso di un pittbull: come un fulmine do uno strappo deciso al guinzaglio della mia cagnolina e la nascondo dietro un grosso vaso di fiori che provvidenzialmente giace lungo il marciapiede. Nella concitazione la piccola lancia un urlo da soprano perché le ho schiacciato la zampina ed io mi inquieto imprecando con parole però educate all'indirizzo di chi non sa condurre cani cosi grossi e con mandibole a tenaglia che se ci metti una mano, anche senza volere, non ti rimane intera.
La mia passeggiata continua ma a quanto pare la signora, padrona del pittbull, mi segue e all'incrocio successivo me la ritrovo a pochi passi con il desiderio di dialogare sulle mascelle di Dina, il suo cane. “Guardi che non è colpa mia se il suo cane ha pianto, è lei che le ha schiacciato la zampa. Perché ha così paura, i cani devono conoscersi”. La signora vive nel mondo dei sogni, così le spiego che tra il mio cane ed il suo ci sono parecchi chili e muscoli di differenza. Inoltre mi è già capitato che un mio cane di qualche anno fa fosse morsicato da un pittbull, fortunatamente essendo stato un animale di cinquanta chili, è sopravvissuto.
Ma lei niente, insiste che ho troppa paura ed io a farle capire che anche solo uno sfioramento potrebbe essere letale visto la grande differenza di stazza tra il mio ed il suo animale. Non la smette più e infine conclude il suo assolo con una frase epocale: “Guardi che non tutti i cani sono aggressivi”! Ed io rispondo con una chicca altrettanto epocale: “Giusto. Del resto è anche vero che non tutti gli uomini sono stronzi!”.
Non ha più detto nulla ed ha ripreso il cammino verso casa…
Maria Giovanna Farina – Riproduzione riservata