Dedicato a Thiago Elar

da | Lug 22, 2025 | L'impertinente

 
Tiktoker 27enne di Treviglio.
Ragazzo transgender ricoverato in una struttura psichiatrica. Soffriva di un disturbo alimentare. È morto Lunedì 21 luglio. Di morte “naturale”.

Due parole, le nostre, per rispondere al suo bisogno di essere visto, sia pure attraverso un corpo consumato messo impudicamente in mostra. Rispetto, per la scelta di affrontare un difficile percorso di transizione di genere.
Per dare senso alla sua voglia di non sparire nel nulla, vivendo nel web.

La definizione di morte “naturale”, di questo giovane mal si addice a un corpo anoressico, sempre a rischio per la compromissione degli organi vitali.
E mal si addice morire dentro una clinica psichiatrica alla ricerca di una mediazione genetica.
La sua è una storia sicuramente di fragilità psicologica e la sua morte di sconfitta.

Ossessionato dalla mancanza di visibilità, di amicizia e di affetto ricercati attraverso la sua pagina di tik toker, oltre 145mila follower forse gliela offrivano.
E dunque?
Si può vivere, curarsi, essere amati, morire virtualmente?

Forse aveva ragione lui e anche noi rispondiamo al suo ultimo video attraverso il quale ha chiesto di partecipare numerosi al suo funerale.

Anche questo è il web.